Tantissimi fedeli si sono riversati oggi nel Vibonese da ogni angolo della Calabria e non solo. Molte persone hanno della mistica con le stimmate un ricordo personale avendola incontrata in vita. Un sentimento di amore e affetto che travalica la fede religiosa
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Migliaia di persone, giunte da ogni angolo della Calabria e non solo, per rendere omaggio a Mamma Natuzza Evolo, nel 16° anniversario della sua morte. Una folla commossa, composta da famiglie, anziani e giovani, ha partecipato alla Santa Messa presieduta dal Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Monsignor Attilio Nostro, nella chiesa della Villa della Gioia, luogo simbolo della mistica calabrese.
Tra i fedeli, tanti hanno voluto testimoniare la propria devozione. «È bello venire qua, è una grande emozione ricordare per Mamma Natuzza nei luoghi in cui ha vissuto», racconta commossa una donna. Un’altra aggiunge: «L’ho conosciuta quando era giovane, mi è rimasta sempre nel cuore».
Da Benestare, in provincia di Reggio Calabria, una famiglia è arrivata per la prima volta: «Per noi è già santa. Oggi siamo qui per salutarla, perché per noi Mamma Natuzza è un esempio, ancora vivente, della fede in Cristo».
Molti dei presenti considerano poco più di una lunga formalità la sua proclamazione a santa e vorrebbero che fosse innalzata agli altari prima possibile: «È la nostra seconda mamma – racconta un’anziana – Ci ha cresciuti nella fede. Ora ci aspettiamo che presto diventi beata, non vediamo l’ora. È già santa Natuzza, lo è per noi da sempre»
Tra la folla si respira una speranza condivisa: che la Chiesa possa presto proclamare beata quella che per tutti è “la mamma di Calabria”.
Mamma Natuzza, donna umile e carismatica, segnata dal mistero delle stimmate e da una profonda vita di preghiera, continua ad attirare fedeli e pellegrini da tutto il Sud. La sua figura, ancora oggi, è simbolo di fede semplice e autentica, di amore e accoglienza, capace di unire generazioni e comunità.



