Nel territorio reggino il Natale e le festività di fine anno si intrecciano da sempre con una delle tradizioni più sentite e partecipate: quella dei presepi viventi. Un patrimonio di fede, cultura popolare e identità comunitaria che, anno dopo anno, continua a rinnovarsi coinvolgendo interi paesi, associazioni, parrocchie e famiglie.

Dalle aree costiere ai borghi dell’entroterra aspromontano, il presepe vivente diventa un vero e proprio racconto collettivo, capace di trasformare vicoli, piazze, chiese e spazi naturali in suggestivi quadri della Natività. Scene di vita quotidiana, antichi mestieri, costumi tradizionali e luci soffuse accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo, riportando al centro il senso più autentico del Natale.

Il Presepe Vivente di Scilla, in programma il 2, 3 e 4 gennaio 2026, sfrutta la bellezza unica del borgo marinaro e del centro storico per offrire un’esperienza di grande impatto scenografico. Sempre a Scilla, altri allestimenti animeranno la villetta comunale il 2 gennaio e nuovamente il 3 e 4 gennaio, confermando la forte vocazione del territorio per questo tipo di manifestazioni.

Grande partecipazione anche a Melicucco, dove va in scena la 38ª edizione del presepe vivente, una delle più longeve della provincia. L’evento si svolgerà nei giorni 24, 25, 26 e 28 dicembre, oltre al 1 e 6 gennaio, testimoniando una tradizione profondamente radicata e tramandata di generazione in generazione.

Dopo dieci anni di assenza, torna invece uno degli appuntamenti più attesi e simbolici: il Presepe Vivente di Mirto di Siderno. Sabato 27 dicembre 2025, dalle ore 17.00 alle 22.00, il borgo tornerà ad animarsi con una rappresentazione che unisce fede, tradizione e spirito di comunità. Un ritorno fortemente voluto, che segna la rinascita di una manifestazione capace di coinvolgere l’intero paese e di richiamare visitatori dai centri limitrofi.

Non manca l’attenzione ai più piccoli, come dimostra il Presepe Vivente dei Bambini di San Giorgio Morgeto, in programma il 26 e 28 dicembre 2025, una rappresentazione che unisce educazione, fede e partecipazione attiva delle famiglie.

Si inserisce in questo ricco panorama anche il Presepe Vivente della Parrocchia San Francesco di Paola a Catona, giunto alla sua terza edizione. L’iniziativa si svolgerà il 26 dicembre 2025, il 1 e il 6 gennaio 2026, confermando l’impegno della comunità parrocchiale nel valorizzare il significato della Natività attraverso una rappresentazione sentita e partecipata, capace di coinvolgere fedeli di tutte le età.

Il calendario è fitto anche negli altri centri della provincia:

– San Pietro di Caridà il 27 dicembre 2025;

– Bagaladi il 29 dicembre 2025 e il 6 gennaio 2026;

– San Roberto il 26 dicembre 2025 e il 1 gennaio 2026;

– Fiumara di Muro, Melicuccà, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Bagnara Calabra (Chiesa del Carmine) e Santo Stefano il 26 dicembre;

– Messignadi, Cardeto e Ceramida di Bagnara il 27 dicembre;

– Messignadi e Fiumara di Muro il 28 dicembre;

– San Nicola di Ardore e ancora San Roberto il 3 gennaio;

– Fiumara, Bagnara (Chiesa del Carmine) e Melicuccà il 6 gennaio.

Ogni presepe racconta una storia diversa, ma tutti condividono lo stesso spirito: valorizzare il territorio, rafforzare il senso di comunità e trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di pace, semplicità e speranza. Nel Reggino, il presepe vivente non è quindi soltanto una rappresentazione sacra, ma un rito collettivo che continua a unire passato e presente, fede e cultura, persone e luoghi.