All’indomani delle iniziative con le quali l’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha celebrato la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025, e nell’anno in cui ricorre il ventennale della prima carta europea dei ricercatori, giunge un significativo attestato che qualifica, ancora una volta, l’impegno profuso nel campo della ricerca dalla nostra comunità scientifica.

Anche quest’anno, infatti, la graduatoria sviluppata dal team di analisti della Stanford University, che elabora i dati bibliometrici estratti dal database Elsevier\Scopus, conferma la presenza di diversi studiosi, docenti e ricercatori dell’Ateneo reggino nella classifica aggiornata dei Ricercatori più citati in tutti i settori della ricerca mondiale, o presenti nel percentile del 2% di quelli più citati nei rispettivi settori di ricerca.

Tra questi, 19 docenti, attivi nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) ed Economiche, figurano nel ranking 2024: Orlando Campolo, Angelo Maria Giuffrè, Adele Muscolo, Leonardo Schena, Demetrio Antonio Zema (Agraria), Lucia Della Spina (dAeD), Paolo Salvatore Calabrò, Giuseppe Failla, Cosimo Ieracitano, Nadia Mammone, Carlo F. Morabito, Saveria Santangelo, Mario Versaci (DICEAM), Giuseppe Araniti, Claudia Campolo, Tommaso Isernia, Andrea F. Morabito, Rosario Morello, Francesco Russo (DIIES).

Nel ranking per carriera figurano invece: Giuseppe Araniti, Felice Arena, Paolo Boccotti, Paolo Salvatore Calabrò, Claudia Campolo, Claudio De Capua, Lucia Della Spina, Giuseppe Failla, Angelo Maria Giuffrè, Tommaso Isernia, Carlo Francesco Morabito, Nicola Moraci, Rosario Morello, Filippo Giammaria Praticò, Domenico Rosaci, Francesco Russo, Alba Sofi, Mario Versaci, Antonino Vitetta, Demetrio Antonio Zema.

L’elenco completo è consultabile qui.

Il rettore Giuseppe Zimbalatti ha sottolineato che questi riconoscimenti confermano in maniera tangibile l’eccellenza del sistema ricerca della nostra Università. Nel rivendicare, inoltre, la natura di Research University della Mediterranea, ha inteso ricordare come a supporto di questo sistema operino numerosi laboratori scientifici e centri di studio che costituiscono il luogo di crescita di giovani ricercatori ed il luogo di sviluppo, valorizzazione e diffusione della ricerca e delle sue ricadute nelle attività didattiche. Ambito quest’ultimo nel quale, anche quest’anno, si confermano i lusinghieri trend di crescita di iscrizione ai nostri corsi di studio.

Il prof Massimo Lauria, prorettore alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico, sottolinea quanto le importanti risorse derivate dai progetti in corso Pnrr e di Rilevante Interesse Nazionale, Prin, stiano sostenendo innovative azioni di ricerca.

La loro conclusione, prevista per la prossima primavera, e i loro risultati sono il motore di diverse iniziative di sperimentazione e disseminazione che non solo stanno contribuendo a rafforzare il ruolo della Mediterranea nel più ampio contesto scientifico nazionale e internazionale, ma stanno creando le condizioni per una crescita complessiva di tutti gli indicatori relativi alla valutazione della qualità della ricerca da parte delle agenzie ministeriali.