Il sindaco di Riace ed eurodeputato di Avs annuncia la proposta sul riconoscimento alla relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati e rinnova il legame della città con Gaza
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Francesca Albanese
La città di Riace torna a farsi portavoce dei diritti umani e della solidarietà internazionale. Il sindaco di Riace ed europarlamentare Domenico “Mimmo” Lucano interviene con una dichiarazione ufficiale sulla situazione in Palestina e annuncia la proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati.
«Come sindaco di Riace e come rappresentante al Parlamento europeo, sento il dovere di parlare con chiarezza davanti alla tragedia che il popolo palestinese sta vivendo. Le sofferenze dei civili, la distruzione documentata dalle organizzazioni internazionali e il silenzio che troppo spesso circonda questa realtà ci interpellano tutti. Riace ha costruito la sua identità sull’accoglienza e sulla solidarietà. Siamo gemellati con Gaza, e questo legame non è simbolico: – spiega Lucano - è un patto morale che oggi ci chiama a essere presenti, consapevoli e responsabili. Non possiamo ignorare ciò che accade nei Territori palestinesi, né restare indifferenti alle demolizioni, agli sfollamenti forzati e alle violenze riportate da osservatori indipendenti in Cisgiordania».
«Per questo motivo, nel prossimo Consiglio comunale proporrò di conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, che con il suo lavoro autorevole e indipendente presso le Nazioni Unite difende il diritto internazionale e dà voce ai civili che non ne hanno. È un gesto che vuole riconoscere il suo impegno, ma anche ribadire da che parte sta Riace e da che parte sto: dalla parte dei diritti umani, della pace e della giustizia. Credo in un futuro in cui i palestinesi possano vivere finalmente liberi dalla paura, dal conflitto e dalla violenza. Riace continuerà, con la sua storia e la sua voce, a schierarsi accanto – conclude – a chi lotta per la dignità e la libertà».

