Aggiudicati a WeBuild i lavori di ammodernamento di uno dei tratti della Ss 106 destinatari dei finanziamenti del Governo. Si tratta del lotto Sibari–Corigliano Rossano, 32 chilometri dall’innesto della Ss 534 nel comune di Cassano allo Ionio fino al torrente Coserie in località Lampa Bucita nel comune di Corigliano Rossano.

È uno degli interventi più complessi: prevede un viadotto urbano di oltre un chilometro sull’area di Corigliano, un ponte sul Crati, diverse opere d’arte strategiche e una galleria artificiale di 1.390 metri che bypasserà il centro abitato di Rossano. La progettazione esecutiva è in corso e i cantieri, secondo il cronoprogramma aggiornato, dovrebbero aprire tra la primavera e l’autunno del 2026, per una durata lavori stimata in cinque anni e un investimento da 900 milioni di euro

«Un passaggio atteso e importante per la realizzazione di un'infrastruttura strategica per la nostra regione – commenta in un post su Facebook il segretario generale della Fillea Cgil Calabria Simone Celebre –. Adesso attendiamo l'apertura dei cantieri, con l’auspicio che la gestione venga affidata allo stesso gruppo dirigente che sta seguendo il tratto Sibari–Roseto Capo Spulico. Un cantiere che ha dimostrato come si possano coniugare efficienza, rispetto delle regole, dei diritti e delle tutele, garantendo un ambiente di lavoro sano e dignitoso. La buona occupazione e la qualità del lavoro devono essere centrali anche nei prossimi tratti. Anche in Calabria si può».

Circa tre miliardi di euro l’investimento totale per i due tasselli di un mosaico che dovrebbe continuare a comporsi verso sud, in attesa di un ammodernamento completo della Statale.

Il tratto Crotone-Catanzaro Lido, altri 44 chilometri, ha un investimento stimato di 2,2 miliardi di euro. Il via ai lavori, anche in questo caso, è previsto nel 2026, con conclusione entro il 2032, “deadline” indicata da Anas e Governo.

Resta invece in fase di avanzamento autorizzativo il tratto intermedio, Corigliano Rossano-Crotone, dove è in corso la Valutazione di impatto ambientale dello studio di fattibilità tecnico-economica. Mancano ancora coperture finanziarie complete: la stima aggiornata parla di 5,2 miliardi di euro per portare anche quel segmento agli standard europei. Gli iter dovrebbero chiudersi entro il 2026, con il passaggio alla progettazione esecutiva.

In tutto, oltre 130 chilometri che rappresenterebbero, una volta terminati i lavori, un grosso passo in avanti per un’arteria vecchia e pericolosa, che da troppo attende di liberarsi della sua triste fama. Un passo in avanti di un cammino però ancora da compiere per portare nella modernità l’intero tracciato di 415 chilometri da nord a sud della Calabria e fare della 106 non più la “strada della morte”, con tempi di percorrenza estenuanti che scoraggiano chiunque non si trovi costretto a percorrerla, ma un’infrastruttura capace di portare sviluppo. Di attrarre turisti e investimenti. E di portare finalmente la costa ionica calabrese e il suo entroterra fuori dall’isolamento a cui sono stati relegati per tanto – troppo – tempo.