Orlandino Greco smette i "soli" panni di leader di Idm: questo è un voto dalla portata regionale, è il secondo tempo del referendum, dietro c'è il potere della Regione. Stoccata al Pd: «Ha un patto con Occhiuto per l’area urbana. Dopo le Comunali faranno ballare Franz Caruso»
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«Ma davvero c'è qualcuno disposto a pensare che la regia complessa del potere della Cittadella, che non vuol dire per forza Roberto Occhiuto, abbia rinunciato un solo istante al progetto di liquidazione di Rende, la sua cancellazione in nome di una fantomatica città unica in realtà vera e propria stazione appaltante nuova di zecca? Suvvia. L'ingenuità non è consentita a queste latitudini. Contro Principe a Rende questo potere in Cittadella, in accordo trasversale col Pd e con Manna, gioca il secondo tempo del referendum...». Parla Orlandino Greco, leader di Idm e sindaco di Castrolibero.
Ingenuità non consentita quindi ma forse nemmeno troppa malizia e retropensieri lo sono...
«Dice? Eccesso di malizia? È malizioso constatare che ogni candidatura autorevole e prestigiosa nel campo del centrodestra, dotata di autonomia di pensiero, è stata sistematicamente boicottata? Ed è malizioso registrare altrettanto dall'altra parte del campo, con il Pd impegnato con Manna a segare sul nascere profili forti e unitari concentrando ogni sforzo per creare problemi a Sandro Principe?».
Ma la città unica in forma coercitiva è stata bocciata dal referendum...
«Ora è lei a peccare di ingenuità. E chi come lei. Chi ha il comando del potere può fare tutto. Anche tenere un primo inutile consiglio comunale salvo poi procedere spediti verso l'autodissoluzione di Rende verso la città unica e "appaltante". Non ci vuole molto, lasci perdere l'esito del referendum che pure è importante. Un atto del consiglio e si riprende tutto...».
Ma chi secondo lei sta giocando realmente la partita della intestazione del progetto del potere in Cittadella? Chi di fatto ha qualche chance di costringere Principe al ballottaggio?
«Bilotti, non ho dubbi. È lui il candidato della città unica e depositario dei veri interessi trasversali della Cittadella e del Pd, con Manna appresso. Non a caso non è stato mai chiaro fino in fondo sul tema cosi come glissa pure Ghionna. Tra i due mondi un accordo di fatto anche se il potere centrale spinge su Bilotti...».
Non le sembra però di costipare un po’ troppo Ghionna? Dopotutto ha 6 liste e simboli…
«Ma che simboli e che liste. Guardiamole le liste. Il mio non è un giudizio sulle persone. Analizzo i fatti. Il vero centrodestra di potere, che è in Cittadella ma che non per forza coinvolge sempre il presidente, su Bilotti gioca le sue carte proprio in virtù di un patto trasversale e tutto cosentino con il Pd e con Manna. Il secondo tempo della città unica. Ha mai letto al tempo della campagna referendaria dichiarazioni d'amore di Orsomarso nei confronti della legge Caputo sulla annessione di Rende? Ecco, senza parafrasare oltre misura Marzullo, si faccia una domanda e si dia una risposta...».
Non le sembra un po’ riduttivo far risalire la genesi della candidatura di Ghionna solo al senatore Orsomarso?
«Lo ha detto lei. Non io. Altro è ricordare sempre un vecchio gioco da ragazzi che per la generazione mia e sua è indelebile. Lo schiaffo del soldato. Uno girato di spalle le prende e poi deve indovinare chi è stato. Intanto però le prende...».
Cittadella in campo con Bilotti secondo lei. Sarà anche per questo che più d'uno giura d'aver visto proprio Caputo in piazza ad un comizio del giovane ingegnere che è anche candidato del Pd?
«Lo hanno riferito anche a me. Fonti dirette. Ma non voglio crederci, sono abituato a rispettare le smentite. Dopotutto non ci sarebbe niente di male, sono vecchi e consolidati amici Bilotti e Caputo. Formalmente il problema lo avrebbe semmai il Pd...».
Perché dice formalmente?
«Perché di fatto il Pd conterraneo ha già l'accordo con il potere regionale per tutta l'area urbana. Vedrà che dopo il voto proveranno a far "ballare" Franz Caruso con l'unico scopo di tornare al voto a Cosenza al più presto. Il patto prevede già un possibile candidato, proprio Pierluigi Caputo e sempre nell'ottica della città unica. Ma non ci riusciranno...».
Come fa ad esserne cosi convinto?
«Perché Franz Caruso ha basi solide a sufficienza in consiglio secondo me per non rischiare terremoti eccessivi. E poi perché a Rende vincerà Sandro Principe al primo turno. Così da seppellire per sempre il progetto di città unica con la coercizione della Regione nonché il patto trasversale tutto cosentino tra Cittadella e Pd. Non mi sembra poco...».