Dura nota della deputata del Movimento 5 stelle: «Hanno volutamente indebolito gli ospedali per costringere le persone a rivolgersi ai privati loro amici»
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«Dobbiamo compiere uno scatto di orgoglio e ribellarci a una classe politica che considera la Calabria un ricettacolo di voti per continuare a fare gli interessi di pochi, spesso amici e soci in affari di chi governa. Ci hanno chiamato sciacalli perché vogliamo liberare la sanità, oggi ostaggio di un sistema che si contorce su se stesso e sui propri interessi. Se non fossimo andati nell’ospedale di Soriano, ad esempio, non avremmo scoperto che il laboratorio di analisi lavora a singhiozzo e che a 100 metri dall’ospedale è sorto un laboratorio di analisi privato di proprietà di Mangialavori, deputato di Forza Italia e presidente della commissione Bilancio». È quanto denuncia in una nota la deputata M5S Vittoria Baldino.
«Più volte abbiamo denunciato senza risposte il caso dei centri diagnostici e dei laboratori di analisi privati che hanno visto aumentare sotto la gestione Occhiuto i trasferimenti della regione – rimarca la parlamentare. L’ANMI di Corigliano Rossano, di proprietà di un certo Potestio, amico di lunga data ed ex socio del fratello dell’ex governatore e senatore Mario Occhiuto, ha fatto il pieno di accreditamenti per l’assistenza domiciliare integrata, cioè ai disabili, abbandonati totalmente dal pubblico che invece di assumere personale ha preferito delegare tutto ai privati per raggiungere gli obiettivi pnrr, anche derogando alle normali norme».
«Ho presentato una richiesta di accesso agli atti – continua Baldino - per conoscere il dato aggregato degli accreditamenti ma non ho ancora ricevuto risposta. Assurdo anche che si debba fare un accesso agli atti per poter avere informazioni che invece dovrebbero essere a disposizione di tutti i cittadini. La verità che nessuno dirà, nemmeno quel Toscano che si finge estremista sovranità solo per raggranellare qualche voto e drenarlo a Tridico, è che hanno volutamente indebolito gli ospedali per costringere le persone a rivolgersi ai privati loro amici che poi ovviamente gli rendono il favore in qualche modo che la magistratura ci dirà. Del resto – conclude Baldino - che la sanità sia considerata un bancomat e un ufficio di collocamento lo dice il fatto che la stessa sorella dell’ex presidente Occhiuto sia assunta a tempo indeterminato in una delle cliniche private della regione. Fatalità o gioco del caso? Intanto ai calabresi continua a essere negato il diritto alle cure»-