Filippo Matellicani vive ancora, nel ricordo di quanti lo hanno amato e nelle opere di generosità che portano il suo nome. Ne sono certi amici e famigliari del giovane di Tortora, scomparso a 33 anni nel 2018 per una grave forma di leucemia, che ha ispirato la nascita dell’associazione “Noi per Filippo”, un’organizzazione no-profit schierata al fianco delle persone più fragili e impegnata in iniziative di solidarietà. L’ultima è la donazione di una panchina solidale, pensata per le persone con disabilità motoria che si spostano sulla carrozzina e installata lungo il viale della Libertà di Praia a Mare. L’inaugurazione dell’opera è avvenuta nel corso del consueto memorial dedicato al giovane, che si è tenuto in piazza della Resistenza e che ha visto protagonista sul palco la “Jovanotti tribute band” con lo spettacolo “Jova Live”.

Tra musica e ricordi

Dopo l’inaugurazione, mamma Giovanna e papà Franco sono saliti sul palco della manifestazione per portare l’ennesimo messaggio di speranza. Accanto ai genitori di Filippo, c’erano Roberto Mandarano, conduttore della serata, Antonio De Caprio, consigliere regionale della Calabria e il dottore Michele Pizzuti, che da direttore del reparto di Ematologia dell’ospedale San Carlo di Potenza, ha seguito Filippo e la sua famiglia fino all’ultimo giorno, rappresentando anche un pilastro emotivo. Sul palco è salito anche Mattia Matellicani, cugino di Filippo, ideatore del torneo di calcio che ha consentito, mediante gli sponsor, di acquistare la panchina solidale.

«Abbiamo pensato di donarla al Comune di Praia a Mare, che negli ultimi anni ci è stato particolarmente vicino – ha dichiarato Franco Matellicani, papà di Filippo – ma soprattutto ai cittadini, non solo di Praia, ma di tutto il territorio limitrofo».

Guardando al futuro

Ma l’attività dell’associazione non si ferma qui. «Abbiamo già altri progetti in cantiere per il mese di dicembre – ha continuato Matellicani – perché questo è il nostro modo di ricordare Filippo nel miglior modo possibile. Quando una persona se ne va, bisogna continuare a far vivere il suo ricordo, altrimenti è come farla morire due volte. Filippo deve restare nella memoria di tutti: questo è il nostro obiettivo».