Le reazioni

Aggressione al sindaco di Dasà, tantissimi i messaggi di vicinanza

Politica e istituzioni esprimono solidarietà al primo cittadino aggredito brutalmente da quattro persone, tre delle quali sono state individuate e arrestate

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di Redazione
17 febbraio 2022
12:50
Il luogo dell’aggressione e, nel riquadro, Scaturchio
Il luogo dell’aggressione e, nel riquadro, Scaturchio

Sono tantissime le manifestazioni di vicinanza e solidarietà che stanno arrivando in queste ore per il sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, brutamente aggredito ieri sera all'interno del Municipio ieri sera. Tre delle quattro persone, ritenute responsabili, sono state arrestate e poste ai domiciliari.

La solidarietà del governatore Occhiuto e dell'assessore Varì

Tra i primi ad esprimere vicinanza al primo cittadino di Dasà, lo stesso presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Sincera solidarietà, mia personale e da parte della Regione Calabria, al sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, vittima di un inqualificabile atto di violenza. Siamo vicini alla cittadina vibonese. Che gli aggressori vengano assicurati alla giustizia».


A fargli eco l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Attrattori culturali, Rosario Varì: «Esprimo piena solidarietà al sindaco di Dasá, Raffaele Scaturchio, per l'ignobile aggressione di cui é stato vittima. Spero possa rimettersi a breve e tornare ad occuparsi della sua comunità e che i delinquenti autori del vile gesto siano presto puniti. È intollerabile dover assistere a tali episodi di inaudita violenza, sono indignato». 

Nesci: «Violenza inaudita e intollerabile»

Sulla questione si è espressa anche la sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale. Dalila Nesci: «Tutta la mia solidarietà al sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio, rimasto ferito a causa di una barbara aggressione all’interno degli uffici comunali ad opera di quattro persone. Un atto di violenza inaudito e intollerabile, che si consuma nei confronti di amministratore locale impegnato a lavorare per il territorio, ancor più grave alla luce dell’ipotesi che sarebbe scaturito dal recente sostegno del sindaco alla stazione dei carabinieri di Arena. Esprimo il vivo apprezzamento per il lavoro svolto ogni giorno dalle nostre Forze dell’ordine e auspico che i vili aggressori vengano identificati quanto prima. Al sindaco Scaturchio e a tutta la comunità di Dasà va la nostra piena vicinanza».

La vicinanza di Magorno e Censore (Iv)

«Questa mattina insieme all'on. Bruno Censore abbiamo espresso la nostra solidarietà al Sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio che, nelle scorse ore, ha subito un'aggressione vigliacca. Siamo certi che il primo cittadino di questo comune del Vibonese continuerà il suo prezioso lavoro e che i responsabili saranno assicurati alla giustizia». Così il senatore di Italia Viva e sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.

La solidarietà del Consiglio regionale

«Gesti e atti di sopraffazione intollerabili. Esprimo la solidarietà del Consiglio regionale al sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio, vittima di un'aggressione che per le offese arrecate alla sua persona, al suo ruolo di primo cittadino e all'Istituzione che rappresenta, suscitano disapprovazione e sdegno nella comunità calabrese». Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.

Vicinanza dei sindaci

Tante le manifestazioni di affetto anche da parte dei sindaci del comprensorio vibonese, a partire dal primo cittadino del capoluogo di provincia. «La giustizia faccia rapidamente il suo corso - ha auspicato Maria Limardo -. L’aggressione subita dal sindaco Raffaele Scaturchio, particolarmente amato dalla sua comunità per la quale si spende con passione e slancio quotidiani, colpisce e ferisce ogni cittadino e dimostra come e quanto noi amministratori siamo esposti ad elevati rischi. Il valore dello Stato e dei rappresentanti delle sue Istituzioni non può essere compromesso dalla mancanza di senso civico né dalla condotta delinquenziale di chi, non avendone rispetto, si pone ai margini del comune vivere civile. Ci troviamo purtroppo di fronte ad uno svilimento del ruolo a causa dei continui attacchi gratuiti che i primi cittadini quotidianamente subiscono. Di fronte a quest’ennesimo episodio a danno di un sindaco si rende necessaria una mobilitazione perché – conclude Maria Limardo – il peso della fascia tricolore, simbolo delle comunità, sta diventando un fardello troppo pesante e pericoloso».

I consiglieri De Nisi e Alecci

«Sono fermamente convinto che simili gesti non piegheranno la volontà di agire nel pieno rispetto delle regole e in continua sinergia con le forze dell’ordine». Il consigliere regionale di Coraggio Italia Francesco De Nisi si affida a queste parole per stigmatizzare l’aggressione perpetra nei confronti del sindaco di Dasà. «Nell’esprimere la mia più sincera vicinanza all’amministratore che non indietreggia di un solo passo e opera nel solo ed esclusivo interesse di popolazioni e territori – aggiunge il consigliere regionale - mi compiaccio anche con il solerte lavoro dei carabinieri che, stamane, hanno arrestato tre degli aggressori». Poi conclude: «Le mie parole all’indirizzo del sindaco sono anche un segno tangibile e forte di solidarietà all’indirizzo della civile gente di Dasà che, sono convinto, saprà fare scudo a difesa dei più alti valori di civismo democratico e dei suoi valenti amministratori».

Solidarietà anche da parte del consigliere regionale Pd Ernesto Alecci: «Si è trattato di un deliberato atto di violenza, un'offesa per tutta la città e per l'istituzione che Raffaele rappresenta. Ho appreso da poco la notizia che alcuni degli aggressori sono stati fermati dalle forze dell'ordine mentre stavano, addirittura, per scagliarsi contro un altro sindaco della zona. Tutto questo è assurdo! Sono stato sindaco per molti anni e episodi come questo mi fanno pensare a quanto siano indifesi gli amministratori locali, che ogni giorno svolgono con passione e sacrificio la loro attività per il bene dei loro concittadini».

Biondo (Uil): «Gesto inqualificabile»

«Quello compiuto contro il sindaco di Dasà è un gesto inqualificabile che colpisce non solo l’uomo, il politico, il rappresentante dello Stato, ma tutta la cittadinanza del comune vibonese e di tutta la Calabria. Nell’esprimere ferma condanna per quanto accaduto, la Uil Calabria vuole rappresentare il suo senso di vicinanza al primo cittadino e, continuamente, lo invita ad andare avanti nella sua opera amministrativa. Chi rappresenta le istituzioni in questa regione non può essere lasciato solo, non può trasformarsi nell’obiettivo di balordi senza scrupoli che, con il loro agire fuori dalle leggi, vogliono fare di questa terra un luogo sempre più marginale». Così in una nota il segretario generale di Uil Calabria, Santo Biondo.

Ferma condanna del vescovo Nostro

Ferma la condanna del vescovo della diocesi Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro:«Al sindaco Scaturchio, alla sua famiglia e all’intera comunità di Dasà – afferma il presule in una nota diramata dalla Curia vescovile - a nome mio personale e di tutta la Chiesa diocesana desidero esprimere la piena vicinanza e solidarietà per la brutale aggressione ricevuta ieri all’interno della Casa Comunale. Gesto da disapprovare fermamente, che richiede a noi un rinnovato senso di unità nella lotta contro ogni forma di violenza e di generosa dedizione per una crescita di civiltà, che ha sempre nel Vangelo di Cristo e nelle coscienze rettamente illuminate basi solide per un mondo migliore». «Al primo cittadino di Dasà – conclude monsignor Attilio Nostro - auspichiamo una pronta ripresa, assicuriamo la nostra preghiera e il nostro sostegno, nel condiviso impegno di servizio al bene comune, di promozione della legalità, di amore alla nostra terra»

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