Le commissioni da sbrigare, una giornata normale, poi il buio e due cellulari che non sono più raggiungibili: le ultime ore di Angelica Causil, sono un rebus così come la sua scomparsa. Tutto molto ordinario, le solite faccende, senza immaginare che da lì a poco sarebbe sparita senza lasciare nessuna traccia e lasciando non solo gli amici, ma anche gli investigatori in un mare di domande. Cosa è successo ad Angelica? E’ andata via con qualcuno di cui si fidava senza più tornare? E’ stata portata via con la forza? Grazie all’aiuto di conoscenti e famiglia, siamo riusciti a ricostruire le sue ultime ore.

La spesa di Angelica Causil, un versamento di denaro e quell’ultimo accesso sul telefono

E’ martedì 25 novembre e quella sembra un’altra giornata destinata a scorrer via tranquilla: Angelica è tornata solo pochi giorni prima da Napoli, dove è andata a trovare una sua amica. Le sarebbe piaciuto restare ancora di più in Campania, ma come ha detto più volte doveva tornare in Calabria, a Rende, per sbrigare alcune faccende: su tutte, un importante versamento di diecimila euro da fare alla sua famiglia per l’acquisto di una casa. Di quei soldi non solo se n’è parlato tanto, ma ne ha parlato anche tanto lei: secondo alcuni racconti da parte di amici e conoscenti, Angelica aveva necessità di versare questi soldi in Colombia ma non voleva passare attraverso canali ordinari. Cercava un modo diverso, affinché questi soldi arrivassero tutti (senza penali o tasse) e soprattutto senza destare sospetti vista l’ingente cifra: così, aveva chiesto in più occasioni a diverse persone come fare e come ottenere aiuto.

Quella mattina, però, scorre come tante altre: Angelica contatta un amico per farsi accompagnare a fare un po’ di spesa. La direzione è Cosenza, precisamente in zona Autostazione: lì c’è una bottega specializzata in prodotti provenienti dal Sud America. Lì lei e tanti altri fanno scorte di platani e prodotti tipici che utilizzano nella cucina di tutti i giorni, è una sorta di tappa fissa delle loro giornate. Dopo essere stata lì, si sposta di pochi metri in un’altra attività commerciale a pochi metri da lì, per fare un trasferimento di denaro: il racconto combacia con una ricevuta, di cui siamo venuti in possesso, che conferma quanto stiamo dicendo e che di conseguenza posiziona Angelica proprio a Cosenza. La transazione, a nome di Diego Andres Causil Zabaleta, viene effettuata alle 12.34 di martedì 25 novembre come trasferimento istantaneo su numero di telefono e subito dopo l’amico riporta Angelica a casa.

Angelica Causil scomparsa, l’ultimo accesso su WhatsApp alle 7.38 di mercoledì mattina

I due si lasciano ma c’è un’ultima richiesta di Angelica all’amico: se può portare il suo gatto, al quale era molto affezionato, per la solita toeletta. Stavolta l’amico dice che nel pomeriggio non può, ma che si sarebbero sentiti l’indomani.

Qui le tracce di Angelica si perdono: l’indomani mattina l’amico prova a cercarla ma non si trova più. Su nessuno dei due telefoni risponde al telefono ma su una seconda scheda, quella utilizzata per il lavoro, c’è un indizio importante: secondo il racconto dell’amico, l’ultimo accesso su WhatsApp è alle 7.38 del mattino di mercoledì 26 novembre. Tanti punti però ancora mancano all’appello.

La mattina dopo, la coinquilina (che secondo le sue testimonianze si trovava fuori regione in quei giorni) ha chiesto proprio all’amico se avesse novità di Angelica: non rispondeva neanche a lei e di conseguenza ha chiesto a questo ragazzi di poter andare a casa per sfamare i loro gatti. Quando il ragazzo è entrato, secondo il suo racconto, ha trovato uno scenario spettrale: finestre abbassate, riscaldamenti ancora aperti e puntati sui panni stesi ma nessuna traccia di Angelica, né niente che facesse pensare a colluttazioni o altro. Solo buio, vuoto e silenzio accompagnati dal ronzio degli apparecchi di riscaldamento.

La scomparsa di Angelica Causil: a che punto sono le indagini

In queste ore, i carabinieri di Rende stanno procedendo a tutto spiano senza lasciare niente al caso. SI è partiti dalla ricostruzione degli ultimi movimenti, dei cellulari e degli accessi: sarà importantissimo capire alcuni dei dettagli che ancora mancano per ricostruire le ultime ore di Angelica. Quella sera la ragazza ha dormito a casa o no? Secondo alcune testimonianze avrebbe trascorso la sera a casa per poi uscire al mattino presto, ma sono solo ipotesi. Intanto si stanno verificando e incrociando le informazioni a disposizione: i carabinieri hanno perquisito l’abitazione di via Majorana, per la quale Angelica e la sua coinquilina avevano un regolare contratto di affitto. Restano però tanti punti oscuri e la paura che qualcuno possa avere fatto male, molto male ad Angelica a causa di quella importante somma di denaro: le speranze sono ridotte al lumicino ma si continua ad indagare nonostante il vantaggio enorme di chi può avere commesso un simile gesto (non è più percorsa infatti la pista dell’allontanamento volontario), accumulato nei giorni in cui tra problemi burocratici, trasferimenti di competenze e altro non si è indagato sulla ragazza. Quel vantaggio che, adesso, rischia di essere centrale anche per il solo accertamento della verità.