Coronavirus, è zona rossa anche la tendopoli di San Ferdinando

Qui sono risultati positivi al Covid quattrordici migranti. Nei giorni scorsi la Regione ha chiuso anche il campo di Rosarno

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di Redazione
17 ottobre 2020
16:06

Zona rossa anche nell'area industriale di San Ferdinando dove è presente la tendopoli che ospita i migranti. È quanto deciso dalla nuova ordinanza emessa dalla Regione Calabria e firmata dal vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, presidente facente funzioni, dopo la scomparsa della governatrice Jole Santelli.

Attualmente nel campo sono risultati positivi 14 migranti risultati e 3 operatori dell’associazione che gestisce la struttura. Il provvedimento regionale motivato dal fatto che «la situazione epidemiologica, legata al focolaio, può peggiorare rapidamente, dando luogo a altri casi confermati, non diversamente contenibili se non adeguatamente circoscritti» e che «l’incidenza dei casi confermati nella comunità presente nella tendopoli, si attesta su livelli significativi, atteso che quasi il 50% dei soggetti sottoposti a test sono risultati positivi».

Cosa prevede l'ordinanza

  • È disposto il divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica, con particolare riferimento ai casi confermati e limitando al massimo ogni spostamento dei contatti stretti.

  • È disposto il divieto di accesso, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell'assistenza e nelle attività riguardanti l'emergenza, per le associazioni di volontariato appositamente individuate, e per le forze dell'Ordine, Forze di Polizia, Forze Armate e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del COVID-19 o in altri servizi d'istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività.

  • È disposta, a cura della Protezione Civile, anche attraverso le organizzazioni di volontariato e con il coinvolgimento della Croce Rossa Italiana, la sistemazione logistica adeguata delle persone risiedenti nell'area di cui trattasi oltre che l’assistenza per i bisogni e le esigenze primarie.

  • Sono consentiti, unicamente, eventuali spostamenti ritenuti essenziali, laddove non siano presenti disposizioni di isolamento e/o quarantena a carico dei singoli soggetti, risultati positivi al SARS-CoV-2/COVID-19, restando fermo il divieto anche per i soggetti con infezione respiratoria in atto e con febbre (temperatura maggiore di 37,5 C).

  • È disposto che il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria, effettui la sorveglianza ed il monitoraggio dell'evoluzione epidemiologica nell’area interessata e lo screening degli individui presenti nell’area sottoposta a limitazione, al fine di procedere ad un adeguato confinamento tra soggetti contagiati e soggetti negativi, provvedendo altresì, a fornire l’ulteriore eventuale assistenza di competenza ai richiedenti.

Le altre zone rosse

Nei giorni scorsi, tra l’altro, la Regione aveva dichiarato zona rossa anche il campo migranti nella zona industriale di Rosarno, centro in provincia di Reggio Calabria vicino a San Ferdinando.

Sono attualmente zona rossa anche tre comuni della Calabria: Sinopoli, Sant'Eufemia d'Aspromonte e Torre di Ruggiero.


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