Le nuove leve della cosca Libri sepolte da oltre un secolo di carcere

Processo in abbreviato per 12 imputati. Inflitti complessivamente 127 anni di reclusione. Due le assoluzioni. Ecco la sentenza

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di Angela  Panzera
12 giugno 2019
16:50

Le nuove leve della cosca Libri di Cannavó sepolte da oltre un secolo di carcere. Il gup distrettuale di Reggio Calabria, Maria Cecilia Vitolla, sposando l’impianto accusatorio sostenuto dal pm Walter Ignazitto ha condannato 12 imputati, assolvendone altri due, del processo in abbreviato scaturito dalle inchieste “Theorema-Roccaforte” per complessivi 127 anni di reclusione.

La pena più alta, ossia 20 anni di carcere è stata comminata a Filippo Chirico, ritenuto al vertice del clan. Le altre condanne invece, oscillano da 18 ai due anni di carcere. Le accuse contestate erano, a vario titolo, quelle di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, violenza privata e altri reati aggravati dall ‘aver agevolato la ‘ndrangheta.


 

Le indagini, sintesi dell’attività di Squadra Mobile e Ros dei Carabinieri, hanno colpito uno degli storici casati mafiosi reggini attivi principalmente nella frazione di Cannavó, alla periferia collinare di Reggio, ma con espansione in molte aeree cittadine. Dopo la morte del mammasantissima Pasquale Libri, avvenuta nell’estate del 2017, la leadership sarebbe stata ereditata dal genero Filippo Chirico, titolare della carica di capo società e responsabile operativo sul territorio il quale si sarebbe infatti, adoperato per individuare e indottrinare le nuove leve della cosca. Erano loro, secondo la Dda dello Stretto, ad individuare le imprese da sottoporre ad estorsione e ricevendo i relativi proventi, amministravano la cassa comune del sodalizio ed individuando le attività imprenditoriali da acquisire tramite intestazioni fittizie. Parte delle somme poi,sarebbero state destinate ai detenuti e ai loro familiari. Nell’inchiesta è stato condannato anche Angelo Chirico, figlio di Filippo, a 14 anni di carcere, mentre la compagna Anita Repaci si è vista infliggere 13 anni e 4 mesi. Gli unici ad essere stati assolti dal gup sono Pasquale Repaci, nei cui confronti l’accusa aveva invocato tre anni e quattro mesi di detenzione, e Daniele Domiziani, per cui lo stesso pm aveva chiesto l’assoluzione.

 

Ecco nel dettaglio la sentenza del gup


Filippo Chirico 20 anni di carcere
Riccardo Artuso 18 anni
Gaetano Tomaselli 18 anni
Angelo Chirico 14 anni
Anita Repaci 13 anni e 4 mesi
Maria Teresa Ventura 10 anni e 8 mesi
Demetrio Morabito 10 anni
Domenico Ventura 12 anni
Salvatore Repaci 5 anni e 4 mesi
Elisabetta Ferro 2 anni e 8 mesi
Bruno Caridi 2 anni
Carmela Nucera 2 anni
Daniele Domiziani assolto
Pasquale Repaci assolto

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