Grandinetti, accusato di aver vessato e minacciato un conoscente per ottenere denaro e carte di credito, ottiene giustizia nel processo di primo grado. La misura cautelare era già stata annullata dal Riesame di Catanzaro
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La sede del Tribunale di Cosenza
Si è concluso con una sentenza di assoluzione il processo a carico di Andrea Grandinetti, 52 anni, imputato dei reati di estorsione e minacce nei confronti di un uomo. Il gup del tribunale di Cosenza, Giusy Ferrucci ha accolto le richieste della difesa (rappresentata dall’avvocato Pietro Sammarco) nel corso dell’udienza celebrata con rito abbreviato.
Le accuse e l’inchiesta
Secondo la ricostruzione originaria della procura di Cosenza, i fatti risalivano al 2022, quando la persona offesa aveva denunciato Grandinetti sostenendo di aver subito vessazioni, minacce e percosse. L’uomo lo avrebbe - a suo dire - costretto a stipulare un finanziamento con Findomestic per l’acquisto di un televisore e per ottenere una carta di credito, di cui poi l’imputato si sarebbe appropriato. Nella denuncia si faceva anche riferimento a presunte pressioni per la consegna di una carta PostePay, sulla quale veniva accreditato il reddito di cittadinanza, e a una serie di falsi sinistri stradali simulati per incassare risarcimenti.
L’arresto e l’annullamento della misura
Per questi fatti, nel marzo 2023, Grandinetti era stato sottoposto agli arresti domiciliari, disposti dal Gip del Tribunale di Cosenza. La misura cautelare era stata tuttavia annullata dal Tribunale del Riesame il 13 aprile 2024, poiché il racconto della persona offesa era stato ritenuto non credibile e privo di riscontri oggettivi.
Il rito abbreviato
L’imputato aveva poi chiesto di essere giudicato con rito abbreviato condizionato all’acquisizione di documentazione difensiva. All’esito, il giudice Ferrucci ha ritenuto non provati i fatti contestati. Con sentenza emessa nella giornata odierna, Andrea Grandinetti è stato assolto perché il fatto non sussiste.