È partito alle 18 il corteo pro Palestina che, da Palazzo dei Bruzi, ha attraversato Cosenza al grido di Palestina Libera.

Un fiume di gente che ha voluto esprimere la propria indignazione su un massacro, quello di Gaza, che ha portato finora a 60mila morti, molti dei quali donne e bambini innocenti.
Circa un migliaio i cosentini, e non solo, che hanno preso parte alla manifestazione. Fra di loro anche bambini che hanno sventolato bandiere palestinesi, accompagnati dai genitori.

Giovani, facce conosciute. Soprattutto molti universitari, dato che la manifestazione è partita proprio dall’Unical. Particolarmente esplicativo lo striscione che ha aperto il corteo della manifestazione Pro Palestina che si è tenuta a Cosenza questo pomeriggio.

“Genocidio, Guerra, Riarmo: non nel nostro nome”. «Non accetteremo di essere trasportati in una guerra dal nostro Governo», ha dichiarato uno degli organizzatori del Corteo.

Antonio Viteritti, fra gli organizzatori, ha spiegato: «Vogliamo anche che l’Unical cessi ogni rapporto con le Università e le realtà israeliane».