Le reazioni

Danni al bene confiscato di Isola Capo Rizzuto, il sindaco: «Attacco alle istituzioni e a chi crede in una svolta»

Dopo gli atti vandalici contro la nascente Casa della Legalità Piersanti Mattarella, Vittimberga chiede alle istituzioni di «stare vicine ai piccoli comuni». Il sottosegretario Ferro: «Anche stavolta non l'avranno vinta». Il consigliere regionale De Nisi: «Gesto barbaro»

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di Redazione
28 dicembre 2023
21:16
La Casa della Legalità di Isola Capo Rizzuto
La Casa della Legalità di Isola Capo Rizzuto

«Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un attacco alle istituzioni e alle associazioni che lottano contro la criminalità organizzata, per questo mi sento di esprimere piena solidarietà al presidente dell'associazione Valentia Anthony Lo Bianco e a tutti i rappresentanti dell'associazione». È quanto afferma il sindaco di Isola Capo Rizzuto Maria Grazia Vittimberga, anche a nome di gruppi di maggioranza, esprimendo «indignazione per i gravi atti vandalici subiti dalla Casa della Legalità Piersanti Mattarella, bene confiscato alla criminalità organizzata ed assegnato all'associazione Valentia appena tre mesi fa». 

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«Come maggioranza - aggiunge il primo cittadino - rinnoviamo il nostro impegno a favore della legalità e contro ogni forma di violenza criminale. Sin dal nostro insediamento abbiamo messo in moto percorsi virtuosi mirati al recupero e all'assegnazione di tutti gli immobili confiscati presenti sul territorio. La Casa della Legalità, assegnata all'associazione direttamente dal Tribunale di Milano attraverso l'Anbsc, ha l'obiettivo di diventare un punto di riferimento sul territorio per le attività sulla legalità e la crescita sana dei giovani attraverso bandi Erasmus, apertura di sportelli informativi rivolti ai cittadini, una web radio e la promozione del servizio civile. Per questo, il vile atto colpisce non soltanto l'associazione, ma anche le istituzioni e soprattutto i cittadini che credono in un'inversione di tendenza».


«All'associazione Valentia e a tutte le associazioni impegnate nella lotta contro la criminalità - sottolinea ancora Vittimberga - diciamo di non arrendersi e di non farsi intimidire, noi saremo sempre accanto di coloro che mettono in moto percorsi virtuosi che trasformano l'illegale in lotta alla criminalità. Alle massime istituzioni chiediamo invece di stare vicino ai piccoli comuni e alle associazioni».

Sull'episodio sono diverse le reazioni politiche che si sono registrate, a partire da quella del presidente della Commissione antindrangheta in Consiglio regionale, Pietro Molinaro, che ha duramente condannato quello che lui stesso ha definito un «gesto vigliacco e feroce». 

Ferro: «Anche stavolta non l'avranno vinta»

Il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro ha parlato invece di «raid vandalico», «prova di quanto le cosche soffrano non solo sul piano economico la sottrazione dei simboli del loro potere sul territorio. Sono state già sconfitte dallo Stato e anche stavolta non l’avranno vinta». Ferro si appella poi «agli inquirenti perché facciano luce al più presto su quanto avvenuto, assicurando alla giustizia i responsabili del grave danneggiamento. Dall’immobile, destinato a diventare la "Casa della Legalità Piersanti Mattarella”,  sono stati portati via tutti gli infissi e danneggiati i bagni e gli impianti. Rivolgo la mia vicinanza e il mio sostegno all’associazione “Valentia”, che con grande determinazione, ottenendo l’assegnazione dell’immobile dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati dopo una istruttoria pubblica, ha portato avanti un progetto che in un territorio particolarmente difficile punta ad affermare e diffondere la cultura della legalità e della lotta alla mafia, che qualcuno ha tentato inutilmente di stroncare sul nascere. Sono certa che la reazione delle istituzioni sarà adeguata, così come sarà pieno il supporto a giovani che hanno scelto di impegnarsi in prima persona nel contrasto alla cultura mafiosa e non vogliono piegarsi all’arroganza criminale».

De Nisi: «Gesto barbaro da condannare»

«Un gesto barbaro cui si deve accompagnare la più decisa condanna». Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, stigmatizza con forza l'episodio. «È una violenza gratuita  - aggiunge De Nisi -  inaudita,  materiale e morale che colpisce al cuore l’orgoglio dei calabresi onesti e lavoratori, impegnati quotidianamente a dimostrare  che per questa terra un futuro lontano dalle logiche criminali e della violenza è possibile».

De Nisi, nel dirsi convinto che l’associazione Valentia non arretrerà di un solo passo nel suo impegno civile a favore della legalità, ha parole di vicinanze per il suo presidente Antony Lo Bianco. «Non sarà il deprecabile episodio a macchiare l’impegno storico culturale di un sodalizio la cui azione è impregnata di alti e nobili valori morali e sociali».  De Nisi, confidando nell'operato delle forze dell'ordine affinché vengano individuati al più presto gli autori della vile azione, si dice certo «che contro la voglia di riscatto dei calabresi simili gesti non potranno sortire alcun effetto». 

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