La richiesta

Delibera “Cafe’ Alzheimer”, la Bruni attacca la Regione: «Presi in giro Comuni e malati»

In una nota il capo dell’opposizione in Consiglio regionale: «La pubblicazione è avvenuta due giorni prima della scadenza prevista. Siamo di fronte all'ennesimo pasticcio burocratico, adesso subito una proroga»

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di Redazione
30 gennaio 2022
13:34

«La vicenda della delibera sui 'cafè Alzheimer' votata il 28 dicembre dello scorso anno ha dell'incredibile e sa tanto di presa in giro per i Comuni capofila degli ambiti, ma soprattutto per i cittadini, per i malati e per le loro famiglie». Lo afferma la consigliera regionale Amalia Bruni in una nota.

«Avevo sperato che si trattasse di una iniziativa positiva - continua la Bruni - e lo avevo anche esternato in un comunicato subito dopo l'approvazione del provvedimento, ma oggi mi rendo conto che si continua a giocare sulla pelle dei malati. L'altro ieri, il 28 gennaio, è stata pubblicato sul Burc, esattamente dopo un mese, la delibera nella quale si indica la giornata odierna come scadenza ultima per i Comuni per pubblicare la Manifestazione di interesse per l'individuazione dei soggetti che dovranno curare la realizzazione degli interventi nei territori. Interventi importantissimi che consistono nell'attivare o potenziare la rete dei servizi territoriali rivolti alle persone con eziopatogenesi di tipo neuro-degenerativo, deterioramento cognitivo e sindromi demenziali (Alzheimer, o altre forme di demenza)».


«È irriverente verso i malati - aggiunge la consigliera regionale -, oltre che privo di trasparenza per i Comuni, un comportamento di questo tipo, la Regione non può permettersi di tenere in archivio una delibera per un mese e pubblicarla due giorni prima della scadenza prevista per gli adempimenti obbligatori per gli Enti Locali. Presidente Occhiuto non siamo su Scherzi a parte, non possiamo impedire ai Comuni di svolgere correttamente il loro compito e non possiamo giocare sui diritti dei malati, questa Regione non può e non deve agire al di fuori delle regole e soprattutto del buonsenso. Diversamente qualcuno potrebbe pensare che un'operazione come questa, con questi tempi, sia frutto della malafede, mentre io sono convinta che siamo di fronte all'ennesimo pasticcio burocratico. Quindi per rimediare a questa grave mancanza - conclude Amalia Bruni - l'unica azione sensata è quella di chiedere all'Assessore Minasi e a lei Presidente, lo slittamento delle scadenze previste nella delibera con una proroga congrua che consenta in primis ai Comuni di poter programmare, sostenere e rinforzare le azioni di prevenzione e di sostegno svolte da parte degli Ambiti territoriali nei confronti del paziente con Alzheimer e dei familiari/caregiver». 

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