La decisione

Derby violento, confermato l’obbligo di firma per due ultrà del Catanzaro coinvolti negli scontri a Rende

Il gip di Cosenza conferma l’ordinanza emessa nel capoluogo. Non cambiano le posizioni per gli altri nove indagati

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di Alessia Truzzolillo
19 marzo 2024
18:03

Il gip di Cosenza, competente territorialmente per quanto riguarda i disordini che sono avvenuti nel corso dell’incontro Cosenza-Catanzaro agli inizi di marzo, ha confermato l’ordinanza emessa dal gip di Catanzaro nei confronti di 11 tifosi della squadra del capoluogo.

Viene confermato, dunque, l’obbligo di firma nei confronti di Antonio Trapasso e Danilo Barbagallo. Nessuna altra misura è stata presa nei confronti degli altri nove indagati: Chris Squillacioti, Tommaso Trapasso, Emanuel Rosario Giampà, Domenico Rotundo, Gianluca Bianco, Christian Marco Lombardo. Risultano indagati a piede libero Antonio Nisticò, Mario Smorfa e Luigi Fortunato.


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Tre sono gli episodi di resistenza aggravata e danneggiamento che vengono contestati agli indagati. Il primo caso sarebbe avvenuto alle 16:30 all’entrata nello stadio “San Vito-Marulla” di Cosenza, dove gli indagati avrebbero divelto un cancello. Altri disordini sarebbero avvenuti alle 18:30, subito dopo la partita Cosenza-Catanzaro, nei parcheggi del settore otto.

L’ultimo episodio è quello più noto degli scontri davanti al McDonald’s a Quattromiglia di Rende a pochi passi dall’uscita dell’autostrada verso la quale si stavano dirigendo i pullman dei giallorossi. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Antonella Canino, Giovanni Merante, Alessio Spadafora e Francesco Iacopino.

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