«Una città che si è scoperta famiglia». Una fiaccolata commovente ha illuminato Gioia Tauro, riunendo centinaia di persone per ricordare Nicodemo, un bambino scomparso troppo presto. Il piccolo, di soli 8 anni, è venuto a mancare il 20 ottobre scorso al policlinico di Messina, dov’era stato trasportato in elisoccorso per tentare di salvargli la vita, dopo che era stato travolto da un muro mentre giocava con i fratellini. L’intera comunità è stata scossa dalla tragedia e, fin da subito, ha dimostrato sincera empatia nei confronti dei genitori.

In questo momento di profonda tristezza, la fiaccolata odierna ha rappresentato un gesto di amore eterno, un modo per onorare la memoria di un bambino che rimarrà per sempre nei cuori di chi lo ha amato. Un ricordo vivo che continuerà a brillare oltre. Le torce tremolanti e le luci delle candele hanno creato un mare di speranza e di dolore condiviso, mentre tutti i presenti si sono stretti in un abbraccio collettivo di affetto e solidarietà alla famiglie Zito e Sità.

Il corteo è stato guidato dal Centro italiano protezione civile Gioia Tauro, in collaborazione con le associazioni: “Gli angeli di pollicino Aps”, “Volontariato Aquile”, “Insieme per Andrea”, “Aurora Gioiese”. La processione, con in testa i parenti, amici, semplici persone che hanno voluto esprimere vicinanza, avanzando tra la pioggia battente, è partita alle ore 19 dalla casa di Nicodemo e ha raggiunto il Duomo della città, dove si sono celebrate delle preghiere.

«È una luce che non si spegnerà mai – ha affermato, rincuorando i genitori, don Antonio Scordo, affiancato da don Natale Ioculano, parroco della chiesa di San Francesco da Paola –. Nico dal Paradiso dice: io sono con voi. Parlategli sempre e lui vi ascolterà».