Il caso

File chilometriche per arrivare in Sila, l’Anas interviene: regolamentato il semaforo delle polemiche

Dopo la denuncia raccolta e rilanciata da LaC News24 la situazione è stata normalizzata. Restano le perplessità per disagi che potrebbero essere evitati

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di Franco Laratta
11 settembre 2022
20:30

«Oggi 2 ore e 50 da Cosenza a San Giovanni in Fiore, è uno scandalo!», scrive Silvano Spanò. È uno dei tantissimi automobilisti che hanno commentato la dura presa di posizione de LaC News24 di metà giornata, quando abbiamo denunciato che per raggiungere Camigliatello da Cosenza, si erano formate file chilometriche sulla Sgc 107, e che in tanti erano addirittura tornati indietro. Tutta colpa di un semaforo, che è cretino per definizione, e che non è in grado di smaltire il traffico che nel weekend è sempre esagerato. Il Parco nazionale della Sila, Camigliatello come Lorica sono mete privilegiate da parte di migliaia di persone provenienti dal crotonese e dal cosentino, dalla pre Sila come dai paesi vicini.

I lavori in corso, il semaforo per regolamentare il traffico, l’impresa che non rispetterebbe gli impegni di garantire una gestione manuale del semaforo stesso. Reazioni a catene, tante denunce, tanta rabbia degli automobilisti, e poi finalmente, nel pomeriggio arrivano due operai, smontano i semafori, e gestiscono loro il traffico. Per cui da Cosenza a Camigliatello, c’è un lungo serpentone che però cammina regolarmente fino a tarda sera. L’Anas, ad onor del vero, sulla 107 Silana-Crotonese si impegna tantissimo, essendo una grande arteria che collega due province, due mari, e attraversa un altopiano, fino a raggiungere quasi 1800 metri di altitudine, per poi scendere di nuovo a valle.


L’Anas è intervenuta, così pure tutti gli altri che hanno letto la nostra denuncia. Tutto bene? Sì, per oggi. Ma non è possibile non saper prevedere che nei giorni festivi e prefestivi, si muove tanta gente, raggiunge le case di montagna, va a pranzare in Sila, e di questi periodi vanno a funghi. Non è impossibile prevedere che se ci sono dei lavori in corso, molto spesso urgenti e necessari, non ci sia una mano dell’uomo a regolare con intelligenza il flusso del traffico. Oggi alla fine è andata bene, ma il prossimo weekend c’è bisogno di nuovo di un articolo di protesta?

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