Mammasantissima

«Da sgarrista a padrino in carcere, me lo meritavo»: l’ascesa criminale di Giampà prima di pentirsi

VIDEO | Il collaboratore parla dei riti per il conferimento delle doti in carcere. L'audio andato in onda nella trasmissione in onda su LaC Mammasantissima - Processo alla 'ndrangheta

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di M. S.
5 marzo 2023
20:02

Era il 2012. Quando Giuseppe Giampà, figlio del capocosca di Lamezia Francesco "Il professore", iniziò a collaborare con la giustizia, aprì un mondo. Prima di parlare di suo padre e dei suoi mentori, ovvero Pasquale Giampà detto Millelire e Aldo Notarianni parlò di se stesso, della sua carriera criminale e dei riti per il conferimento delle doti in carcere. 

«Praticamente - racconta Giuseppe Giampà al pm Elio Romano nell'audio trasmesso nella puntata di Mammasantissima - nel 2000 ho avuto come dote lo sgarro. Prima c'è picciotto, camorrista e poi sgarrista. Mi hanno dato tutte e tre in una volta mio zio Pasquale e Aldo Notarianni. Nel 2011 dopo l'arresto mi è stata conferita dallo sgarro al padrino in carcere... perchè me le meritavo. Dopo il padrino c'è crociata e templare... sono completi mio cugino Pasquale Millelire e mio cugino Aldo Notarianni, sono completi al massimo». 


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Racconta Giuseppe Giampà di aver ricevuto le doti in carcere: «Me le ha conferite sempre Aldo con Pasquale, mi hanno mandato un foglio con tutti i nomi e le copiate di chi dovevo portare perché nella sezione non c'erano altre persone che avevano la stessa dote da conferirmi... doveva essere uno superiore»

Un grado superiore dice dunque il pm Romano subito "ripreso" da Giampà: «Dote si dice... gradi ce li hanno... i poliziotti...».

Ascolta l'audio:

È possibile rivedere tutte le puntate di Mammasantissima su LaC Play.

Giornalista
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