Luci e ombre

La Calabria investe 2,6 milioni per il Natale di Milano, Comuni calabresi arrabbiati: «E noi?»

Fausto Orsomarso ex assessore al Turismo della giunta Occhiuto continua a difendere a spada tratta l’operazione di marketing territoriale realizzata nel capoluogo meneghino. Ma dal Pollino allo Stretto gli Enti locali lamentano la mancanza di fondi (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Enrico De Girolamo
11 dicembre 2022
06:30
Fausto Orsomarso mentre taglia il nastro del villaggio di Natale a MIlano
Fausto Orsomarso mentre taglia il nastro del villaggio di Natale a MIlano

Lui moderno e illuminato dal sole del futuro, tutti gli altri rassegnati e ancorati al passato. Sono due giorni che il senatore Fausto Orsomarso, ex assessore al Turismo della Regione Calabria, cerca di accreditare questa lettura dei fatti per dribblare le critiche che lo hanno investito dopo che LaC News24 ha rivelato il costo dell’operazione Milano: 2,6 milioni di euro sborsati dalla Regione Calabria per l’allestimento di un mega parco giochi natalizio, con tanto di pista di pattinaggio da 1.300 metri quadri, dinanzi alla stazione centrale del capoluogo lombardo. Divertimento e luci, a decine di migliaia, che colorano come non mai il Natale meneghino.

Straordinaria questa Calabria

Su tutto, domina il marchio e i loghi di Calabria Straordinaria, il brand di promozione turistica della Regione Calabria. Bello, bellissimo, l’abbiamo scritto anche noi e lo confermiamo: un’ambiziosa operazione di marketing territoriale che porta in giro il nome della Calabria. Nessuno mette in dubbio l’efficacia promozionale del progetto, che sta rimbalzando sulla stampa nazionale. E non si può che essere orgogliosi di vedere tanti milanesi felici e sorridenti pattinare e incontrare Babbo Natale sotto le insegne di Calabria Straordinaria. A maggior ragione se tra loro c’è qualche leghista di vecchio conio che mastica amaro, come il sindaco di Covo, al quale tutta questa calabresità esibita nel cuore di Milano dà fastidio.


In Calabria il piatto piange

Non è questo il punto. Il punto è che a fronte dei milioni di euro investiti all’ombra del Pirellone, in Calabria il Natale resta grigio, senza istallazioni sfavillanti e grandi eventi finanziati dalla Regione. E l’orgoglio per la felicità regalata a milanesi e viaggiatori di passaggio alla stazione centrale non basta a stemperare la delusione di chi, dal Pollino allo Stretto, non vede altrettanto impegno da parte della Regione per illuminare il Natale.

Le mani avanti di Orsomarso

Venerdì, in una prima sua replica sui social, Orsomarso - dopo aver snocciolato le solite accuse di oscurantismo e arretratezza a chi non capisce (cioè migliaia e migliaia di calabresi che questa storia proprio non la mandano giù) - ha cercato di metterci una pezza, alludendo all’impegno finanziario della Cittadella per gli eventi calabresi: «Restano stanziate le risorse per il Natale e un grande Capodanno. Sono 1,5 milioni di per dare risorse alle città capoluogo e realizzare un grande evento di benvenuto al nuovo anno da fare il primo gennaio». Un progetto «itinerante nelle 5 province della Calabria, con partenza quest’anno a Corigliano Rossano», ha scritto ancora l’ex assessore, «che sta seguendo la Film Commission insieme al Presidente che proprio oggi ha riunione per lo stanziamento che ha avuto un fisiologico ritardo in ragione degli avvicendamenti dovuti alle elezioni».

Ai Comuni calabresi promessi 1,5 milioni di euro

Ricapitolando, Orsomarso quantifica in un milione e mezzo di euro le risorse destinate agli eventi natalizi in Calabria. Un milione e 100mila euro in meno di quanto speso a Milano, ma andrebbe anche bene così se questi soldi fossero davvero arrivati ai Comuni. Ebbene, abbiamo interpellato le Amministrazioni delle città più grandi della Calabria e di quei soldi non si è vista traccia sinora.

La rabbia dei Comuni: «Dove sono i soldi?»

Alcuni sindaci sono letteralmente imbufaliti, perché da settimane sollecitano una risposta in questo senso dalla Regione senza ottenere alcun riscontro. La situazione più delicata è proprio a Corigliano Rossano, dove dovrebbe tenersi il grande concerto di Capodanno finanziato dalla Cittadella. Ma al Comune sono ancora in mezzo al guado e aspettano certezze sullo stanziamento di 350mila euro promesso, nonostante manchino ormai solo 20 giorni al 2023. Al momento però non si sa né chi canterà né se lo farà davvero. Stessa musica (mancata) a Cosenza, Catanzaro e Reggio, dove per ora, al netto delle promesse, il Natale non può contare sull’impegno della Regione. Ancora più arrabbiati sono in riva allo Stretto, dove Reggio si sdoppia in Comune e Città Metropolitana. Quest'ultima ha un diavolo per capello: «Non abbiamo beccato nulla, abbiamo dovuto investire 250mila euro del nostro bilancio per far fronte agli eventi natalizi».

C'è chi si accontenta

Altri Comuni sono stati costretti ad allestire un programma delle iniziative in tono minore, accontentandosi di piccole somme, come a Crotone, dove dalla Regione sono arrivati solo 50mila euro. L’assessore al Turismo della città pitagorica, Maria Bruni, cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e definisce lo stanziamento «un’importante prima interlocuzione per riuscire a dimostrare che si può “fare assieme”». «Il problema non è certo l’esiguo importo di 50mila euro - aggiunge - ma dimostrare che se per tempo e con raziocinio ci si mette assieme, si ottimizzano sia le risorse che i calendari tra le varie aree». Parole dalle quali, al netto del politichese, emergono due termini indiscutibilmente critici: “prima” ed “esiguo”.

Orsomarso annuncia grandi eventi ma non li cita

D’altronde è stato lo stesso Orsomarso, nella sua replica, a confermare la nebulosità del sostegno regionale: a parte il concerto di Capodanno a Corigliano Rossano - del quale, è bene ribadirlo, al momento non c’è alcuna certezza - non ha citato nessuno degli eventi che sarebbero stati finanziati.

Il silenzio della Regione

A dire il vero, neppure sull’operazione-Milano c’è stata grande trasparenza. La Calabria l’ha saputo a cose fatte e soltanto di rimbalzo. Segno che probabilmente il presidente Roberto Occhiuto e il suo ex assessore al Turismo avevano messo nel conto lo strascico di polemiche che ne sarebbe scaturito. Questo spiegherebbe anche la scarsa comunicazione messa in campo dalla Regione Calabria, nonostante l’entità della spesa, e il ruolo defilato del governatore, che ha lasciato a Orsomarso non solo l’onore di inaugurare la sfavillante Sanstation on ice dinanzi alla Stazione centrale di Milano, con tanto di taglio del nastro tricolore, ma anche l’onere di fronteggiare le critiche.

Tutti contenti, tranne i calabresi

Il perdurante silenzio di Occhiuto, soprattutto dopo la durissima reazione della Cgil che ha definito «scandalosa» la spesa, aumenta la sensazione che sulla vicenda si preferisca glissare. Intanto, pero, il senatore continua ad ostentare il ritorno di immagine sui giornali nazionali. E ieri pomeriggio ha pubblicato un nuovo post, linkando l’articolo del Sole 24 Ore dal titolo “La Calabria si promuove a Milano con una pista di pattinaggio sul ghiaccio”. Ma c’è un passaggio molto esplicativo nel breve articolo: «Perché la Calabria ha voluto ciò? Per dare un messaggio di gioia, con tanta voglia di mettersi alle spalle il Covid e le mascherine (che restano consigliate in luoghi affollati) e di far rivivere momenti spensierati e di divertimento in luoghi pubblici». Ecco, appunto. Se la Regione avesse fatto la stessa cosa in Calabria, saremmo tutti a battere le mani.

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