Il caso

L’ospedale di Lamezia ridotto ad ambulatorio ma Forza Italia evita critiche a Occhiuto: Mascaro pensa già alle Comunali 2025

Si gioca anche sul piano diplomatico la riorganizzazione della rete sanitaria. Per Spinelli (Noi Moderati) «non è una riorganizzazione ma un disservizio». Bevilacqua (Fi) stempera i toni: «Perderemo solo una struttura complessa». Qualche primario minaccia già di andare via

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di Alessia Truzzolillo
20 marzo 2024
14:25

Sulla carta della nuova rete ospedaliera, cogitata dalla terna commissariale Occhiuto, Esposito, Fantozzi, il problema si presenta serio: laboratori di analisi che scompaiono nell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, reparti che da strutture complesse perdono la figura di un primario e diventano, se tutto va bene, forse, non si sa, strutture semplici.

La posizione infelice dell’ospedale di Lamezia Terme

Non si trova in una posizione felice l’ospedale di Lamezia, posto a metà strada tra la nuova super azienda ospedaliera Dulbecco di Catanzaro e il nascente polo universitario di Cosenza.
E non sembra avere peso il fatto che Lamezia e il suo comprensorio contino la metà dei 300mila abitanti della provincia di Catanzaro.
Adesso, mentre i commissari hanno 30 giorni di tempo per mettere mano alla rete ospedaliera, la questione politica sta venendo sempre più a galla.
Le elezioni europee, 8 e 9 giugno, sono alle porte. Conviene perdere elettori?
Il governatore Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale di Forza Italia, ha promesso di rivedere la mappatura sanitaria.


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«L’ospedale sarà ridotto a un ambulatorio»

Le fazioni politiche ora sono divise a metà: c’è chi stempera il problema e afferma che Lamezia non verrà depauperata che «Alcune strutture complesse verranno meno. Non verranno meno le prestazioni sanitarie o i servizi connessi, mantenendosi i reparti ed i posti letto». Negli ambienti sanitari però si sottolinea che nessuno si prenderà la responsabilità di posti letto senza ruolo. Niente primariato, niente possibilità di avanzamento di carriera, e la Pediatria comincerà a decadere. È, più o meno, il concetto che ha espresso in commissione consiliare Sanità a Lamezia Terme la consigliera di Noi Moderati, Annalisa Spinelli, dirigente medico a Lamezia, che ha anche detto che quello organizzato dalla terna commissariale «non è un decreto di riorganizzazione ma un disservizio». Ha definito la nuova rete ospedaliera «delirante» e affermato che «con la soppressione delle strutture l’ospedale sarà ridotto a mera attività ambulatoriale».

Il vicesindaco getta acqua sul fuoco

Nel corso della stessa riunione della commissione Sanità, il vicensindaco di Forza Italia Antonello Bevilacqua, ha invece cercato di stemperare rassicurando tutti che con il sindaco Paolo Mascaro (Fi) si sta studiando per bene il decreto, che è in programma un incontro con Occhiuto e il commissario dell’Asp di Catanzaro Antonio Battistini e che «sembra che Lamezia manterrà tutte le strutture semplici e ne perderà solo una complessa». Nessuna chiusura di reparti anche dal punto di vista di Bevilacqua. Due considerazioni, in attesa che Occhiuto modifichi o ritiri il documento: Bevilacqua e Mascaro sono in Forza Italia da gennaio, Roberto Occhiuto è il vicesegretario nazionale e tra non molto si dovrà decidere sulle candidature per le comunali a Lamezia. Se un braccio di ferro si giocherà sull’ospedale di Lamezia sarà con toni pastello.

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Chi resta in un ospedale non appetibile?

Intanto a Lamezia ci sono primari di reparti importanti e prestigiosi che, se le cose non dovessero cambiare, minacciano di andare via. Perché in un ospedale, come in qualunque struttura pubblica, tutto si gioca sull’appetibilità. Chi vorrà restare in un nosocomio depauperato, senza possibilità di fare carriera? Se non altro ha usato parole un po’ più schiette, ma sempre diplomatiche, il segretario cittadino di Fi Salvatore De Biase che ha ammesso che il nuovo decreto «indebolisce e rende meno attrattivo il nostro ospedale a favore della fondazione Dulbecco».

L’incontro: il Futuro Incerto dell’ospedale

Intanto stasera ci sarà un incontro alle 18,30, nel Chiostro di San Domenico, al quale interverranno sul Futuro Incerto dell’ospedale, il medico e vicepresidente regionale della commissione Sanità, Amalia Bruni, il sindaco di San Pietro a Maida, Domenico Giampà, il responsabile del Tribunale per i diritti del malato, Fiore Isabella, il segretario regionale Cgil Medici, Francesco Masotti, il vicesegretario aziendale Anaao Francesca Suriano, e il consigliere comunale di opposizione Rosario Piccioni.

Di sanità e della situazione a Lamezia Terme abbiamo parlato nella puntata odierna di Dentro la Notizia, in onda alle ore 14:30 su LaC Tv. È possibile rivederla per intero su LaC Play. 

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