Giustizia

Magistratura, valanga di concorsi pubblici: tre riguardano la Calabria

Nei prossimi mesi si libereranno i ruoli di procuratore aggiunto di Reggio Calabria, presidente della sezione penale di Crotone e quello del settore civile di Castrovillari

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di Antonio Alizzi
24 marzo 2022
18:15
La seduta del Csm
La seduta del Csm

Valanga di concorsi pubblici per ruoli direttivi e semi-direttivi in tutta Italia. È quanto emerge dall’ultimo bollettino del Consiglio Superiore della Magistratura, impegnata in questo periodo ad esprimersi sulla riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario voluta dal ministro della Giustizia, Marta Cartabia.

I concorsi pubblici per la magistratura italiana sono in tutto trentanove, di cui tre riguardano la Calabria. Due di questi sono nel settore penale e uno nel settore civile. L’attuale Csm, e quello che si insedierà in futuro con una nuova legge elettorale, sarà chiamato a un lavoro molto duro per individuare i profili giusti affinché vengano coperte le sedi vacanti, resisi disponibili per la scadenza del mandato della durata di otto anni o per l’imminente età pensionabile.


In Calabria, uno dei concorsi che sarà bandito a breve è quello di procuratore aggiunto di Reggio Calabria, dove è quasi certo l’addio quasi del magistrato Calogero Gaetano Paci, destinato a guidare (Plenum permettendo) la procura della Repubblica di Reggio Emilia.

Si libererà, dopo il 29 giugno 2022, anche il ruolo di presidente della sezione penale del tribunale di Crotone, attualmente ricoperto dal magistrato Massimo Forciniti, ex componente togato del Consiglio Superiore della Magistratura, nel periodo in cui scoppiava il “Palamara-gate”. Forciniti in passato era stato sentito come persona informata sui fatti anche dalla procura di Perugia, alla quale aveva indicato il “cerchio magico” dell’ex presidente dell’Associazione nazionale antimafia.

Il terzo concorso bandito è quello di presidente della sezione civile del tribunale di Castrovillari, ruolo ricoperto fino al prossimo 5 maggio 2022, dal magistrato Vincenzo Di Pede.  

A stretto giro di posta, inoltre, la quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, presieduta dal consigliere togato Antonio D’Amato (esponente di Magistratura Indipendente), dovrà indicare il nome da proporre al Plenum circa l’incarico di nuovo procuratore nazionale antimafia. Com’è noto, il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, nei mesi scorsi, aveva presentato domanda, come ha fatto anche il capo della procura di Napoli, Giovanni Melillo. L’istruttoria è già partita e terminerà con le audizioni di tutti i candidati, atto propedeutico alla proposta di delibera che sarà portata prima dell’inizio dell’estate nell’assemblea plenaria. Senza dimenticare il ruolo di procuratore aggiunto di Cosenza, per il quale si sono candidati nove magistrati, come anticipato dal nostro network.

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