Il caso

«Mio figlio minacciato e aggredito da un vigile urbano». La denuncia ad Amato, indagano i carabinieri

Lo sfogo del padre che chiede al sindaco del Comune di prendere provvedimenti: «Non si può rischiare che un dipendente dotato di un’arma si scagli in questo modo contro un ragazzino»

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di Redazione
19 febbraio 2024
18:21

Un ragazzino di 12 anni sarebbe stato aggredito e minacciato da un vigile urbano ad Amato, centro del Catanzarese. A denunciare la vicenda è il padre del dodicenne. L’uomo si rivolge al sindaco Saverio Ruga, esponendo la vicenda. «Sono il papà di un dodicenne che ieri sera - scrive - è stato aggredito nella piazza del suo paese dal vigile urbano del Comune. Una violenza inaudita, minacce irripetibili e tentativo di aggressione fisica che solo grazie agli amici di mio figlio non ha avuto conseguenze ancora più gravi».

Il padre del ragazzino aggredito dice di comprendere «che ciascuno possa avere una giornata storta e che può capitare che non si tenga conto del contesto, ma come può un padre accettare - continua - che venga aggredito il proprio figlio dodicenne da una persona di oltre cinquant'anni che per giunta dovrebbe garantire l'ordine pubblico e che ha in dote un'arma d'ordinanza? Non crede, pure lei, che ieri, si è sfiorata la tragedia? Come posso rimanere tranquillo dopo ieri e dopo che una persona armata ha tentato di aggredire mio figlio, per giunta pagato per mantenere l'ordine del paese di cui lei è sindaco? Cosa mi dice che il soggetto in persona non possa perpetrare l'episodio nel futuro?».


Il sindaco, sostiene nella missiva il genitore, «forse dovrebbe intervenire, in qualche modo per scongiurare che il suo paese possa essere in balia di chi non ci pensa due volte ad aggredire un dodicenne in piazza? Non pensa che, forse, non debba prendere immediati e determinati provvedimenti per sospendere il suo dipendente dal servizio con immediato ritiro dell'arma in dotazione? Sono sconvolto e determinato a compiere tutti gli atti necessari affinché l'episodio di ieri sera rimanga solo un brutto ricordo e che non si ripeta più. Per fare ciò - conclude - le chiedo di prendere una posizione forte e di non lesinare sforzi affinché il gesto sconsiderato di un piccolo uomo possa gettare nel fango l'onore di una intera comunità».

All'origine di tutto ci sarebbe stata una lite fra coetanei, uno dei quali imparentato con il vigile. Il genitore del ragazzino aggredito ha anche fatto sapere che di quanto accaduto sono stati informati i Carabinieri della stazione di Marcellinara (Cz)

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