Il primo cittadino Murone sull’episodio avvenuto in un cantiere dove sono in corso lavori di riqualificazione urbana: «Vicinanza alla ditta. La città onesta è con voi»
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Il sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone, condanna con la massima fermezza il vile e inaccettabile atto intimidatorio avvenuto questa notte, intorno alle ore 1.30, nel rione San Teodoro. Ignoti hanno appiccato il fuoco a un piccolo escavatore, mezzo essenziale per i lavori di riqualificazione urbana previsti nell'ambito dei progetti Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare). I dettagli sono contenuti in una nota del Comune.
«L'attacco subito non è solo un danno materiale alla ditta Ferraro spa, alla quale esprimiamo la nostra più sentita e incondizionata vicinanza, ma è un attacco diretto alla speranza, al futuro e al desiderio di riscatto dell'intera città di Lamezia Terme», dichiara il primo cittadino.
L'atto criminale – prosegue la nota – colpisce un intervento cruciale destinato a migliorare la qualità della vita dei residenti, trasformando un quartiere storico attraverso fondi nazionali e un ambizioso progetto di rigenerazione.
Il sindaco desidera rassicurare e invitare con forza la ditta Ferraro spa a non arretrare di un solo passo: «Vi esorto a proseguire senza esitazioni e con rinnovato impegno per il completamento dell'intervento. La città onesta è con voi e non permetteremo a pochi criminali di frenare il nostro percorso di sviluppo».
Nei giorni scorsi, in Prefettura a Catanzaro, è stato sottoscritto un Protocollo d'Intesa volto a rafforzare la sinergia tra Istituzioni e Forze dell'Ordine nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità organizzata e comune. «L’attenzione della Prefettura e della Questura sul territorio di Lamezia Terme è del massimo livello e senza sosta, così come sicuramente lo è stata e lo sarà l'azione della Distrettuale Antimafia. Sono fiducioso che si possa fare in tempi brevi piena luce sull'accaduto e individuare i responsabili. La legalità e il diritto al futuro vinceranno su ogni forma di violenza e intimidazione», conclude il sindaco.
Gentile: «Necessario rafforzare i presidi di legalità»
«Esprimo la più ferma condanna per il grave attentato incendiario che, nella notte, ha colpito un escavatore di proprietà della ditta Ferraro Spa impegnata nei lavori di riqualificazione urbana a Lamezia Terme. Un gesto vile e inaccettabile, che non rappresenta solo un danno materiale, ma un attacco diretto al lavoro onesto, alla libertà d’impresa e al futuro dell’intera comunità lametina». Lo scrive Andrea Gentile, deputato Forza Italia.
«Alla proprietà della ditta Ferraro, ai lavoratori e alle loro famiglie – prosegue l’On. Gentile – va la mia solidarietà forte, sincera e incondizionata, insieme alla più convinta vicinanza all’Amministrazione comunale di Lamezia Terme, guidata dall’avvocato Mario Murone, sindaco che sta lavorando con serietà, buona programmazione e visione per il rilancio della città. Colpire un cantiere che opera per la rigenerazione del centro storico, sostenuto anche da fondi pubblici, significa tentare di frenare il percorso di sviluppo e riscatto che Lamezia ha intrapreso e che non può essere rimesso in discussione da qualsivoglia atto criminale».
«Da deputato di maggioranza – aggiunge Gentile – assicuro il massimo impegno perché lo Stato continui a essere presente in modo concreto e visibile sul territorio: è necessario rafforzare i presìdi di legalità, sostenere le imprese che investono e garantire ogni misura utile a tutelare chi crea lavoro e opportunità. Confido nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura affinché si faccia piena luce sull’accaduto e siano rapidamente individuati e puniti gli autori di questo ignobile attentato».
«Lamezia Terme – conclude l’onorevole Andrea Gentile – non intende subire: la città onesta, le istituzioni e lo Stato sono e saranno al fianco di chi lavora nel rispetto delle regole. Gli atti intimidatori non fermeranno il cammino di crescita, legalità e sviluppo che questo territorio merita e che sta finalmente costruendo, giorno dopo giorno».


