«Desidero esprimere convinta soddisfazione per la recente approvazione, in Consiglio regionale, della nuova legge per il contrasto alla violenza di genere. Finalmente, la Calabria aggiorna delle norme vetuste, risalenti al 2007, in uno dei settori che, soprattutto negli ultimi anni, sono stati segnati da profonde e significative novità legislative e regolamentari a livello nazionale e internazionale».

Così la coordinatrice dell’Osservatorio sulla violenza di genere Giusy Pino, che prosegue: «Il nuovo assetto normativo regionale è ben impostato, in alcuni aspetti all’avanguardia rispetto ad altri territori, e costituisce una solida cornice per rispondere prontamente all’evoluzione di una tematica in continuo movimento».

«Personalmente e a nome dell’organismo del Consiglio regionale che mi onoro di presiedere, ringrazio tutti coloro hanno fornito un contributo fattivo all’adozione di questo nuovo strumento per garantire i diritti delle donne maggiormente in difficoltà. L’Osservatorio, grazie all’ascolto assicurato dal presidente del Consiglio regionale e dall’attuale assessore al Welfare, ha partecipato ad alcune fasi dei lavori preparatori della nuova legge.

Fra le diverse misure suggerite, ho particolarmente apprezzato che sia stato recepito l’intendimento per cui la Regione Calabria valuterà la richiesta di costituzione di parte civile nei processi per femminicidio o per violenza contro donne e minori. Così come la attualizzazione della rete territoriale che l’osservatorio aveva provato a mettere a sistema con la sottoscrizione, il 21 novembre 2024 in occasione della seconda edizione degli Stati generali,dell' accordo operativo di rete. A dimostrazione della bontà delle proposte avanzate».

La coordinatrice dell’Osservatorio, ricordando l’incisività degli impegni assunti nel corso degli ultimi Stati generali sulla violenza di genere con la sottoscrizione del Protocollo d'intesa con le Prefetture della Regione per l’acquisizione dei dati relativi all’incidenza dei casi di violenza di genere sul territorio e il protocollo d’intesa siglato con l’Aterp, l’8 marzo 2024, con cui ci si impegna ad assegnare per un breve periodo alloggi popolari alle vittime che si apprestano ad uscire dalle case rifugio ma non hanno un luogo in cui trasferirsi.

Conclude: «Non si ferma il nostro impegno per sradicare i pregiudizi e gli atteggiamenti discriminatori che rendono ancora oggi le donne più deboli nella società, nel lavoro e nella famiglia. Gli investimenti per salvaguardare i loro diritti non saranno mai sufficienti, quindi sono sicura che una volta che il nuovo impianto normativo calabrese sarà operativo si cercherà di reperire ulteriori risorse rispetto a quelle stanziate.

Ad ogni modo, sono altrettanto convinta che, indipendentemente dagli stanziamenti finanziari, la Regione saprà individuare i migliori mezzi per incrementare il livello di formazione delle figure che operano all’interno dei centri previsti dalla nuova legge. Personale competente e capace di affrontare problematiche così complesse e condizioni così particolari non hanno prezzo e, soprattutto, fanno la differenza. La sensibilità dimostrata dalla Giunta e dal Consiglio regionale mi rendono fiduciosa sul fatto che nulla sarà lasciato al caso».