La sentenza

Paola, a processo perché combatteva con la cannabis il dolore causato dalla malattia: assolto Cristian Filippo

VIDEO | Il giovane affetto da fibromialgia esprime soddisfazione a seguito della sentenza: «Siamo arrivati a questo punto perché non ho avuto possibilità di accedere all'ottenimento della cura, sono stato portato a disobbedire» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Francesco Frangella
22 settembre 2022
15:40

Assolto con formula piena, questo il verdetto dei giudici nei confronti di Cristian Filippo, giovane paolano che, arrestato nel giugno del 2019 con l’accusa di coltivazione illecita e detenzione di sostanza stupefacente, è riuscito a dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati e, soprattutto, a chiarire l’uso terapeutico della marijuana, utilizzata – nel suo caso – per lenire i dolori della fibromialgia di cui è affetto.

«Siamo arrivati a questo punto perché non ho avuto possibilità di accedere all'ottenimento della cura che mi è stata prescritta per cui sono stato portato a disobbedire, autocoltivando la mia terapia per uso personale», ha affermato Filippo dopo essere uscito dal tribunale.


A circa milleduecento giorni dall’avvio del procedimento, si chiude quindi nel migliore dei modi la disavventura giudiziaria che – suo malgrado – il ragazzo si è trovato a fronteggiare da quando lo avevano prelevato da casa sua all’esito di una perquisizione. Quasi quattro anni di sofferenze, derivate soprattutto dall’impossibilità di utilizzare il “rimedio” individuato come utile nel suo caso, un periodo caratterizzato dalle udienze in tribunale durante le quali, Cristian Filippo, è stato assistito dall’associazione “Meglio Legale”, che gli ha offerto assistenza legale con l’avvocato Gianmichele Bosco del Foro di Catanzaro, e dall’Associazione Luca Coscioni.

In occasione di quest’ultimo appuntamento presso il locale tribunale di Rione Giacontesi, il ragazzo si è presentato in compagnia dei suoi supporters di sempre, ricevendo la solidarietà dell’onorevole Enza Bruno Bossio che, per l’occasione, ha “picchettato” il palazzo di giustizia, dinnanzi ai cui cancelli ha manifestato pubblicamente la sua posizione.

«Sto seguendo questa vicenda da molto tempo – ha dichiarato la deputata del Pd – per cui sono stata attivata dall’associazione “Meglio Legale”, ma in generale la vicenda dell’approvazione della legge sulla cannabis terapeutica, che abbiamo fatto nella scorsa legislatura, che però ha dei problemi dal punto di vista dell’approvvigionamento. Proprio per questo avevamo già approvato, in commissione giustizia, un testo che depenalizzasse la coltivazione domestica di poche piantine – ha concluso la Bruno Bossio – proprio per aiutare, soprattutto, queste persone che hanno bisogno della cannabis come elemento per la cura. Purtroppo la caduta anticipata della legislatura non ci ha permesso di portarla in aula, ma sicuramente questo momento di testimonianza che casualmente cade in campagna elettorale, per me è un momento importante che testimonia una battaglia che in tantissimi parlamentari, non soltanto del Pd, stiamo facendo. È una battaglia comune, di tanti parlamentari, abbiamo firmato la proposta di legge di iniziativa popolare dell’associazione Coscioni e io stessa ho presentato un progetto di legge. È una battaglia che facciamo per tutti».

Cristian Filippo potrà quindi tornare a curarsi facendo anche uso della cannabis terapeutica che, per lui, dal 2019 ad oggi, è stata un tabù.

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