L’ordinanza

Peste suina in Calabria, la Regione istituisce una zona rossa in 26 comuni del Reggino

Il presidente Occhiuto ha emanato un'ordinanza per limitare la diffusione della malattia. Diversi i divieti e le limitazioni anche alle attività ricreative nelle aree agricole 

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di Luana  Costa
19 maggio 2023
21:20

Il presidente della Regione, nella sua qualità di commissario ad acta, ha emanato una ordinanza per arginare la diffusione della peste suina africana in considerazione del rinvenimento di carcasse di cinghiali infetti in alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria.

Zona infetta

Con l'ordinanza viene istituita una zona rossa che comprende i territori di 26 comuni del Reggino: San Procopio, Fiumara, San Roberto, Laganadi, Palmi, Bagnara Calabra, Delianuova, Sinopoli, Santo Stefano in Aspromonte, Sant’Alessio in Aspromonte, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Scilla, Seminara, Melicucco, Casoleto, Calanna, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Montebello Jonico, Condofuri, Bagaladi, Cardeto, Melito di Porto Salvo, Motta San Giovanni, San Lorenzo e Roghudi.


Prescrizioni e divieti

In queste aree viene prescritto l'uso della segnaletica in ingresso nei comuni sulla quale indicare la presenza di peste suina africana nei cinghiali. Vige poi il divieto di alimentazione, avvicinamento e disturbo ai cinghiali, l'obbligo di segnalazione di eventuali carcasse di cinghiali o cinghiali moribondi. Divieto di qualsiasi attività venatoria, di movimentazione al di fuori della zona infetta di suini selvatici se non finalizzata all’abbattimento, il divieto di movimentazione al di fuori della zona infetta di carne, prodotti a base di carne, trofei ed ogni altro prodotto ottenuto da suini selvatici abbattuti in zona infetta e il divieto di utilizzo di fieno e paglia prodotti in zona infetta. 

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Limitazioni alle attività umane

Sarà poi necessario disinfestare le scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali. Le attività ludico ricreative e naturali umane saranno possibili, nelle aree agricole, solo se preventivamente autorizzate dalle autorità comunali. Sarà necessario allestire dispositivi di cattura, la costruzione o il rafforzamento di barriere fisiche o di qualsiasi altra struttura o gestione di punti di passaggio naturali o artificiali eventualmente già presenti, a fine di limitare gli spostamenti di suini selvatici.

Zona di attenzione

Nella zona immediatamente adiacente alla zona infetta e fino al tracciato della strada statale 682 Ionio-Tirreno è istituita una zona di attenzione soggetta a restrizioni. I Comuni ricadenti in questa area hanno l’obbligo di rafforzare la sorveglianza passiva con la ricerca attiva delle carcasse di suini selvatici e rafforzare le attività di riduzione della popolazione dei suini selvatici mediante la caccia di selezione da parte di selettori o bioregolatori e di utilizzo di trappole.

 

Giornalista
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