Emergenza Covid, i sindaci del Catanzarese: «Abramo convochi la conferenza provinciale»

Al centro, le difficoltà legate ai ritardi di effettuazione e lavorazione dei tamponi da parte dell’Asp di Catanzaro. Dalla prossima settimana a Soverato sarà attivata l'Usca

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di R. G.
11 novembre 2020
22:00

«Noi sindaci del soveratese ci siamo incontrati per confrontarci sulle azioni da intraprendere e le proposte da avanzare in merito alla gestione del contrasto al Covid–19. L’appuntamento è nato con l’intento di evidenziare le difficoltà legate ai ritardi di effettuazione e lavorazione dei tamponi da parte dell’Asp di Catanzaro sapendo che l’Usca prevista anche a Soverato, unità speciale di continuità assistenziale, non è mai partita. A tal proposito il direttore sanitario Ilario Lazzaro ha concordato con il sindaco di Soverato Ernesto Alecci l’attivazione di questo importante presidio sanitario a partire dalla prossima settimana in dei locali individuati dall’amministrazione comunale». Così in una nota gli amministratori di Amaroni, Argusto, Badolato, Cardinale, Centrache, Chiaravalle Centrale, Davoli, Gagliato, Gasperina, Girifalco, Guardavalle, Isca sullo Jonio, Montauro, Montepaone, Olivadi, Palermiti, Petrizzi, San Sostene, San Vito sullo Jonio, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, Santa Caterina dello Jonio, Satriano, Soverato, Squillace, Stalettì, Torre di Ruggiero, Vallefiorita.

Chiudere tutte le scuole?

«Abbiamo accolto con piacere il fatto che le nostre comunità avranno presto uno strumento efficace in più per contrastare il diffondersi del virus. Ci siamo trovati, inoltre, a valutare la proposta proveniente dal direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Caparello, con la quale ci viene richiesta la sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole per almeno 2 settimane; tale richiesta proseguono i sindaci nel documento - ha origine dall’attuale situazione di criticità in cui versa l’ASP nel processare i tamponi e nella successiva trasmissione dei referti. Abbiamo colto come una richiesta di aiuto questo invito che purtroppo mette a nudo le gravi carenze strutturali ed organizzative della macchina sanitaria provinciale».


«Un momento delicato»

Non si è rimasti sordi a questo grido di aiuto quindi «pur sapendo quali gravi ripercussioni la chiusura delle scuole, in particolar modo quelle dell’infanzia, possa creare agli studenti ed alle loro famiglie. Ci rendiamo conto quanto la prevenzione sia alla base di questo delicato momento e non vogliamo in nessun modo aggiungere ulteriori situazioni di intralcio al sistema sanitario al quale abbiamo deciso responsabilmente di tendere una mano affinché possa uscire dalle sabbie mobili in cui si trova. Non vorremmo però che lo sforzo ed i sacrifici dei nostri studenti e delle loro famiglie possano essere vani. Il settore sanitario – sottolineano i primi cittadini del basso ionio - utilizzi questo tempo prezioso per meglio organizzarsi. Chiediamo sin da ora al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo l’immediata convocazione della Conferenza dei sindaci della Provincia di Catanzaro per intraprendere tutte quelle azioni di proposta e di controllo sulle attività degli organismi sanitari. Il nostro auspicio è che la collaborazione e la pazienza, che abbiamo sempre manifestato, non vengano intaccate a causa di altrui inefficienze».

Giornalista
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