I carabinieri hanno bonificato l’area e trasportato l’ordigno in una cava dove poi è stato fatto esplodere. I consigli dei militari in caso di rinvenimento di oggetti sospetti
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Un ordigno è stato rinvenuto, all’interno di un cantiere, per la realizzazione delle residenze universitarie, da parte di personale di una ditta specializzata nella bonifica sistematica per l’individuazione di ordigni bellici, nel Campus dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, nei pressi degli impianti sportivi.
I carabinieri della Stazione di Catanzaro Santa Maria, ricevuta la segnalazione, si sono recati immediatamente sul posto. Constatata la presenza dell’ordigno, hanno richiesto l’intervento degli artificieri antisabotaggio del Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro, che data la vicinanza del Policlinico Universitario e del complesso Universitario di Germaneto, dopo aver informato la Prefettura di Catanzaro, per ragioni urgenti di ordine e sicurezza pubblica, hanno proceduto alle operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno. La bomba è stata rimossa dagli specialisti dell’Arma dei Carabinieri ed è stata fatta “brillare” presso una cava, scongiurando ogni altro eventuale pericolo.
Gli artificieri dei carabinieri spiegano che «bisogna fare attenzione perché molti di questi ordigni possono essere confusi con oggetti di uso comune, come barattoli o contenitori metallici, quando invece si tratta di pericolosi manufatti esplosivi. Ad esempio, nonostante il tempo trascorso, quasi sicuramente, le bombe a mano, se integre, sono perfettamente funzionanti e quindi potrebbero esplodere causando gravi lesioni corporali e finanche la morte.
In caso di rinvenimento di qualsiasi oggetto sospetto, i militari quindi raccomandano di segnalarlo alla Stazione Carabinieri più vicina o a qualsiasi presidio delle Forze dell’ordine, per consentire di attivare gli artificieri che provvederanno a rimuovere e mettere in sicurezza il luogo, evitando, in ogni caso, di toccare o spostare l’ordigno. «Segnalare la presenza di un possibile ordigno salvaguarda l’incolumità di tutti».