«Il Mosaico Guarna è in realtà un pavimento di un antico edificio termale di età romana. La raffigurazione non è pienamente leggibile ma è possibile riconoscere due gruppi di atleti, uno su ciascun lato, affiancati da un allenatore giudice. Questi atleti si affrontano nelle discipline del pugilato e del pancrazio». È quanto spiega l'archeologa del Museo di museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, Martina D'Onofrio.

Domina la parete di fondo del piano terra di palazzo Piacentini dove è allestita anche la sala dei Bronzi di Riace, l’imponente Mosaico Guarna, una pavimentazione musiva, solo in parte ricostruita, la cui scoperta risale al 1922, quando gli scavi per le fondazioni di casa Guarna, situata fra via Fata Morgana e via Marina Alta a Reggio Calabria, lasciarono emergere i resti di alcune murature antiche.

Continua a leggere su Il Reggino.it.