Ieri sera celebrazioni per il cinema più antico della Calabria, tra le otto sale storiche ancora attive in Italia. Tanti gli ospiti presenti
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Non è stato soltanto un anniversario, ma una serata in cui il passato si è riannodato al futuro. Il Cinema Santa Chiara di Rende ha celebrato ieri sera, 15 dicembre, il suo centenario, confermandosi non solo come il cinema più antico della Calabria, ma come una delle otto sale più antiche d’Italia ancora attive e pienamente fruibili.
Una ricorrenza carica di significato, che ha trasformato il Santa Chiara in un luogo di memoria viva e, allo stesso tempo, in un punto di partenza per una strategia più ampia di rigenerazione urbana e culturale. A partire dalle ore 18, la storica sala del Centro storico ha ospitato un evento articolato tra riflessione pubblica e grande cinema.
Ad aprire la serata sono stati i saluti istituzionali del sindaco di Rende, l’onorevole Sandro Principe, che ha legato il valore del centenario a una visione politica precisa: «Quando un popolo perde il ricordo, difficilmente potrà affrontare le sfide del futuro», ha affermato il primo cittadino, indicando nel Cinema Santa Chiara non solo un presidio culturale, ma uno degli assi portanti del rilancio del borgo antico.
Accanto a lui è intervenuta la consigliera comunale con delega al Centro Storico, Marinella Castiglione, che ha ribadito l’importanza del Santa Chiara come infrastruttura culturale e sociale, capace di generare nuove connessioni tra cittadini, istituzioni e operatori culturali.
Il dibattito, moderato da Tina Nicoletti, presidente della Pro Loco Rende “Arintha” Aps, ha visto poi gli interventi di Orazio Garofalo, artista e critico cinematografico, e di Giuseppe Citrigno, presidente della sezione Cinema di Unindustria Calabria. Al centro del confronto, il ruolo delle sale storiche nell’epoca delle piattaforme digitali e la necessità di politiche attive per tutelare e rilanciare questi spazi come luoghi di produzione culturale, non solo di consumo.
Nel corso della serata è emersa con chiarezza la cornice più ampia in cui si inserisce il centenario: il Cinema Santa Chiara non è stato celebrato come un monumento del passato, ma come il primo tassello di un progetto di rilancio strategico del Centro Storico di Rende. Un piano che prevede la gestione comunale diretta della sala, nuove sinergie culturali, un piano integrato di servizi essenziali e il recupero del Castello, reso possibile grazie a nuovi finanziamenti già intercettati.
A chiudere l’evento è stata la proiezione di “La dolce vita” di Federico Fellini, scelta come omaggio alla grande storia del cinema italiano e come simbolo di un’arte capace di attraversare il tempo.

