È in uscita il libro “Occhiu alla sanità”, un’inchiesta speciale del giornalista Emiliano Morrone sul Servizio sanitario calabrese: sull’inganno originario del Piano di rientro, sugli effetti nefasti del correlato commissariamento governativo e sul prezzo altissimo che i residenti in Calabria pagano di conseguenza da 15 anni. Ne dà notizia l’editore Michele Falco, che precisa: «Come una risonanza magnetica, il testo documenta al millesimo la storia, i fatti e i dati del Piano di rientro, che riconduce alle politiche monetarie e di bilancio dell’Unione europea. È quindi un’analisi minuziosa dei mali della sanità calabrese, che smonta i luoghi comuni e spiega come divisioni e semplificazioni politiche locali abbiano causato in Calabria rumore e immobilismo, facendo perdere di vista il problema più grave, cioè la riduzione del diritto alla salute a pura ragioneria, in un contesto europeo di crisi radicale della politica e in un’economia di guerra che comprime i diritti fondamentali sino a cancellarli».

«Usciamo a ridosso delle imminenti elezioni regionali della Calabria anche per lanciare un messaggio ai candidati Occhiuto, Tridico e Toscano come a tutta la politica, anche nazionale, mantenendo – sottolinea l’autore – la terzietà richiesta da questo lavoro, rigoroso e di potente richiamo civile. La politica ha il dovere di abbandonare i calcoli di mera convenienza e di chiarire ai cittadini, non soltanto agli elettori, come intende agire per il futuro del Servizio sanitario della Calabria, che oggi è la priorità assoluta ma resta paradossalmente ai margini del dibattito pubblico. Allora abbiamo offerto uno strumento specifico per rompere il silenzio e la rassegnazione».

«Il saggio di Morrone – ha puntualizzato nella prefazione lo scrittore Giuliano Compagno risuona mille e mille volte come un appello alle coscienze e alle loro responsabilità minime, in una terra in cui la generosità delle persone comuni viene spesso donata come segno di pura fratellanza». Nella postfazione, il filosofo italiano Alfonso Maurizio Iacono ha parlato di «cartina di tornasole, non soltanto per il diritto alla salute dei cittadini, ma anche per il senso di ciò che è pubblico e comune in una società organizzata istituzionalmente e democraticamente come dovrebbe essere la nostra». Un libro rivoluzionario, quindi, perché unisce conoscenza, informazione e cultura al servizio di un territorio, la Calabria, che continua a spopolarsi.