La storia dei reggini, anarchici della Baracca, Gianni Aricò (22 anni) con la moglie tedesca neppure diciottenne Anneliese Borth, Franco Scordo (18 anni) e Angelo Casile (20 anni), e del cosentino Luigi Lo Celso (26 anni), è il pezzo di storia italiana di cui riferisce la motivazione del primo premio assoluto In-Progress assegnato nei giorni scorsi, nella Sala Sole di Napoli, a “Quattro pezzi facili meno una”. Il monologo di Francesco Gallelli, con la drammaturgia di Francesco Aiello e Giovanni Battista Picerno e la regia di Francesco Aiello, è una produzione del collettivo Kontrora di Cosenza.

Partiti dalla Calabria in macchina, tra il 26 e il 27 settembre 1970, alle porte di Roma i cinque giovani persero la vita in un tragico incidente stradale. Ancora, dopo oltre mezzo secolo, la vicenda riserva numerosi (troppi) lati oscuri.

Facevano controinformazione in un momento caldo, quello dei Moti, quello del deragliamento del treno a Gioia Tauro, del golpe (revocato) del principe nero Valerio Julio Borghese.

«Abbiamo scelto di premiare uno spettacolo che unisce la ricerca civile e il rigore scenico, testimoniando la forza del lavoro di un collettivo che si nutre di condivisione e ricerca artistica. Il Kollettivo Kontrora racconta un pezzo della recente storia italiana in modo avvincente. L’interpretazione emozionante e rigorosa di Francesco Gallelli ha saputo mettere in “fioritura” una regia e un impianto scenico visionario, realizzato con pochi mezzi e grandi risultati». Ecco il testo della motivazione del premio.

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