Nella sala biblioteca Gilda Trisolini di palazzo Alvaro l’annuncio della cerimonia in programma venerdì 7 novembre al teatro Cilea alle ore 21
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«Ci prepariamo al momento che accomuna tutti perchè rappresenta il modo in cui il Rhegium Julii, di recente divenuto una fondazione, da 57 anni fa cultura. Quest’anno il viaggio già ricco di narrativa, saggistica poesia, giornalismo e studi meridionalistici si arricchisce di teologia e filosofia».
Il presidente del circolo culturale Pino Bova ha presentato così questa mattina nella sala Gilda Trisolini di palazzo Alvaro a Reggio Calabria la 57° edizione dei Premi nazionali Rhegium Julii.
Gli appuntamenti
 Il primo appuntamento è in programma per giovedì 6 novembre e consisterà nella lectio del professore Vito Mancuso nell’aula Quaroni dell’università Mediterranea alle ore 15.
Un premio che annovera nel suo albo d’oro ben 5 Premi Nobel Josif Brodskij, Derek Walcott, Toni Morrison, Seamus Heaney, Rita Levi Monyalcini.
 La cerimonia di consegna dei premi avrà luogo, infine, venerdì 7 novembre alle 21 al Teatro Cilea.
Questa mattina con il presidente del circolo Rhegium Julii, Pino Bova, e il socio Mario Musolino, il sindaco della Città metropolitana Giuseppe Falcomatà e, in rappresentanza del comune di Campo Calabro, l’assessore al Bilancio Santo Idone.
Una storia comune
«Noi non saremo soltanto compagni di viaggio – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Falcomatà – ma i primi sostenitori di chi, come il Regione Julii, promuove la cultura, la storia, i valori identitari della città declinandoli al futuro e costruendo la nostra comunità. Credo che la neonata fondazione testimoni questo convinto sguardo al futuro. L'associazione ha vissuto in un recente passato una fase di sofferenza e di passaggio, con tutte le incertezze che questo ha comportato. Ma insieme non abbiamo mollato. Da lì è nata una sorta di seconda giovinezza per il “Rhegium Julii” che mi auguro possa continuare a lungo».
Le sinergie
Presenti anche alcune delle numerose delegazioni delle numerose associazioni partner del circolo: il rappresentante di Confindustria, i Presidenti delle Associazioni Rotary Club Reggio Calabria, Circolo del tennis Rocco Polimeni, Accademia del tempo libero, Cis per la Calabria, Cif Reggio Calabria, FAI Reggio Calabria, Deputazione di Storia Patria per la Calabria, Panathlon Reggio Calabria, Aeroclub dello Stretto, Anassilaos, Touring Club Reggio Calabria, Aiparc Reggio Calabria, Dopolavoro ferroviario, Ars, Rizes, Fidapa fata Morgana.
La Giuria che ha designato i vincitori è presieduta dal giornalista Roberto Napoletano ed è composta da Corrado Calabrò (presidente onorario), Benedetta Borrata, Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Nadia Crucitti, Mimmo Gangemi, Annarosa Macrì, Dante Maffia, Pietro Perone, Giuseppe Smorto.
I vincitori e le vincitrici
Premio “Corrado Alvaro” per la narrativa:
Milena Palminteri con il romanzo “Come l’arancio amaro”, Bompiani
Valèrie Perrin con il romanzo “Tatà”, e/o edizioni
Attilio Scarcella con il romanzo “I ciliegi di Mariupol”, Narrazioni clandestine
Premio “Leonida Repaci” per la saggistica:
Yuval Noah Harari con il volume Nexus, Bompiani,
Milena Gabanelli con il volume “Codice rosso”, Fuoriscena
Antonio Spataro con il volume “W la poesia”, Ares
Premio “Lorenzo Calogero” per la poesia:
Giancarlo Pontiggia con il volume” La materia del contendere. Garzanti
Susan Nalugwa Kiguli con il volume “Terre che piangono”, Interlinea
Daniela Attanasio con il volume “ Vivi il mondo, Vallecchi
  
Premio “Gaetano Cingari” per gli Studi meridionalistici:
Fabrizio Mollo con il volume “Gli altri. Le popolazioni non greche della Calabria antica IX-III secolo a.c.”, Rubbettino
Natale Pace con il volume “Due vite – Leonida Repaci e Antonio Gramsci”, Pace edizioni
Antonio Salvatore Romano con il volume “Un Dio, un Re o la morte. Napoli tra altare e trono nella tempesta del 1799”, il Pozzo di Giacobbe.
Vito Mancuso, fine teologo contemporaneo
Il Premio internazionale sarà conferito al professore Vito Mancuso per il suo straordinario contributo al pensiero teologico contemporaneo, come si legge nella motivazione.
«Figura eminente nel panorama filosofico-teologico europeo – ha sottolineato il presidente del circolo culturale Rhegium Julii Pino Bova – Vito Mancuso ha saputo coniugare la profondità della riflessione speculativa con l’urgenza etica e spirituale della nostra epoca. Costante nella sua opera è la tensione tra fedeltà alla tradizione e coraggiosa apertura al dialogo interdisciplinare.
Tradotto in numerose lingue e accolto con favore dalla comunità accademica internazionale, Vito Mancuso ha dimostrato come la teologia possa e debba misurarsi con le grandi questioni poste dalla scienza, dalla filosofia e dalla società civile. Il suo è un pensiero rigoroso e insieme accessibile e la sua riflessione si distingue per la centralità attribuita alla coscienza, alla libertà e alla responsabilità etica, restituendo alla dimensione religiosa un valore universale e inclusivo.
In un’epoca segnata da conflitti ideologici e da una diffusa crisi di senso, il professore Mancuso ha offerto una teologia che non divide ma unisce, che non si chiude nel dogma ma si apre al dialogo costruttivo tra fedi, culture e visioni del mondo. Il suo – ha concluso il presidente del circolo culturale Rhegium Julii Pino Bova – è un umanesimo spirituale, punto di riferimento imprescindibile per chiunque cerchi una sintesi tra ragione e fede, tra sapere e vita».



