È stato eletto all'unanimità dai 15 consiglieri che hanno partecipato in videoconferenza per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19 hanno coinvolto anche le istituzioni della geologia italiana, tant’è che, per disposizione del Ministero della Giustizia, l’insediamento del Consiglio Nazionale dei Geologi per il periodo 2020-2025 si è tenuto da remoto in video conferenza, invece che in presenza presso la sede dello stesso Dicastero, dove solitamente avviene ogni 5 anni.
All’unanimità dei 15 consiglieri presenti è stato eletto Presidente Arcangelo Francesco Violo, geologo calabrese, già Segretario Nazionale nella consiliatura appena conclusasi, che è risultato, tra l’altro, il candidato più votato alle ultime elezioni, con 2267 preferenze.
«È per me un grande onore ricoprire questo ruolo così prestigioso e di responsabilità, visto che questo inizio di mandato ricade in un momento di grave difficoltà che sta generando conseguenze pesanti sotto il profilo sanitario, economico, sociale e professionale, anche per la categoria dei geologi - ha dichiarato il neopresidente - Tante sono le questioni da affrontare con grande impegno, dal rapporto con le altre categorie professionali e con il mondo universitario e della ricerca, a quelli più generali, quali i temi ambientali, della tutela e dello sviluppo del territorio».
«È essenziale - prosegue il Presidente Violo - affrontare tali problematiche ponendo come primo punto la creazione di un efficace rapporto di collaborazione con gli Ordini Regionali dei Geologi italiani, visto anche il grande bisogno di unità della nostra categoria».
In continuità con il consiglio uscente, il nuovo presidente si sofferma anche sull’importanza della tutela e della valorizzazione della professione di geologo per la diffusione della cultura geologica, che si concilia in maniera assoluta con l’esigenza di maggiore sicurezza dei cittadini, nella loro quotidiana esposizione ai rischi naturali.
Maggiore cultura geologica, quindi, che secondo Violo è rimessa nelle mani della categoria professionale che si appresta a guidare. «I geologi italiani svolgono un ruolo fondamentale nella gestione delle criticità ambientali - spiega Violo - perché sono professionisti in grado di leggere il territorio nella sua interezza e nella sua evoluzione, rappresentano una componente indispensabile nella previsione e prevenzione dei rischi geologici, nella razionalizzazione dello sfruttamento delle georisorse, nella pianificazione territoriale e nello sviluppo delle energie rinnovabili».
«La nostra professione ha una grande ricaduta sociale - conclude il presidente - di qui la necessità di diffondere la cultura geologica ed ambientale a partire dalla scuola primaria. Inoltre, è evidente anche la necessità che i geologi debbano contribuire a programmare il futuro della società, promuovendo un nuovo modello di sviluppo».
Il Consiglio Nazionale si pone in piena continuità con la consiliatura appena conclusa, sia dal punto di vista organizzativo che programmatico, riproponendo i consiglieri Domenico Angelone, Lorenzo Benedetto, Alessandra Biserna, Paolo Spagna e Fabio Tortorici a cui si affiancano i nomi di Filippo Cappotto, Giovanni Capulli, Valentina Casolini, Emanuele Emani, Daniele Mercuri, Mario Nonne, Rudi Ruggeri, Domenico Sessa e Roberto Troncarelli.
Le cariche istituzionali individuate tra i 15 consiglieri eletti nello scorso mese di settembre sono state quelle di Filippo Cappotto in qualità di vicepresidente, Domenico Angelone quella di segretario (già tesoriere uscente del Cng) e Lorenzo Benedetto con la carica di nuovo tesoriere.