Il segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri: «Vogliamo mantenere accesi i riflettori aul grave problema delle disuguaglianze. L’accesso ai diritti di cittadinanza non può dipendere dal cap di residenza»
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Tutto pronto per la quarta Festa nazionale della Uil, che quest’anno avrà come straordinario palcoscenico la maestosa Arena dello Stretto, sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria.
Venerdì 13 e sabato 14 giugno, il cuore del Sud si trasformerà in un grande laboratorio di idee, riflessioni e proposte, in cui il sindacato torna a essere protagonista attivo nel dibattito pubblico sul futuro del lavoro e del Mezzogiorno.
«Andiamo sul territorio per ascoltare la voce delle persone: da sempre – ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri per spiegare il senso dell’iniziativa - un impegno prioritario di tutta la nostra organizzazione. Abbiamo scelto, questa volta, Reggio Calabria per mantenere accesi i riflettori sul grave problema delle disuguaglianze».
«Nel nostro Paese – ha concluso Bombardieri – troppe persone sono costrette a migrare al Nord per cercare un lavoro dignitoso o per potersi curare. C'è bisogno di investimenti, di infrastrutture, di sanità e di lavoro stabile e sicuro per far sì che l’accesso ai diritti di cittadinanza non dipenda più dal cap di residenza. Perché, se si ferma il Mezzogiorno, si ferma il Paese intero».
Quelle reggine saranno due giornate dense e partecipate, fatte di dibattiti di alto profilo, testimonianze dal mondo del lavoro, cultura, musica e intrattenimento, per riaffermare con forza i valori della giustizia sociale, della solidarietà e della dignità del lavoro.
L’inaugurazione ufficiale si terrà venerdì 13 alle ore 17, con l’esibizione del coro dell’Istituto di istruzione superiore Lucrezia della Valle di Cosenza e la proiezione di cortometraggi selezionati dalla Calabria Film Commission. Subito dopo, alle ore 18, i saluti istituzionali affidati a protagonisti del mondo sindacale, politico e religioso: Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo Uil; Mariaelena Senese, segretaria generale Uil Calabria; Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria e sua eccellenza Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria.
A seguire, il panel tematico dedicato a una delle più gravi distorsioni del mercato del lavoro: “Il dumping contrattuale e gli effetti sul mercato del lavoro in Italia e nel Mezzogiorno”. A discuterne, voci autorevoli a livello nazionale: Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil; Stefano Bellomo, professore ordinario di Diritto del lavoro (La Sapienza, Roma) e Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
Il panel sarà arricchito dalla toccante testimonianza di Pierfrancesco Freno, e moderato dal giornalista Riccardo Giacoia, capo redattore Rai Calabria. La serata si concluderà con la premiazione del contest “Ciak si lavora!” e con l’esibizione musicale del duo Joey & Rina, per un momento di festa e condivisione.
Sabato 14 giugno, dalle ore 17, ancora spazio alla musica con il coro del Liceo Tommaso Gulli di Reggio Calabria, seguito dalle testimonianze video dei lavoratori. Alle ore 18 il secondo, attesissimo, panel: “Infrastrutture, mobilità e servizi nella Regione Calabria”, un confronto su temi strategici per il rilancio del territorio e per garantire diritti e servizi ai cittadini.
Interverranno: Mariaelena Senese, segretaria generale Uil Calabria; Rita Longobardi, segretaria generale Uil Fpl; Marco Verzari, segretario generale Uil Trasporti; Gandolfo Miserendino, direttore generale Azienda Zero; il professore Gerardo Mancuso, componente dell’Alleanza malattie cardiovascolari – Ministero della Salute e il professore Alessandro Bianchi, direttore della Scuola di rigenerazione urbana sostenibile.
Il panel sarà nuovamente guidato da Riccardo Giacoia. Chiuderanno la giornata la proiezione di cortometraggi a cura della Calabria Film Commission e lo spettacolo musicale della band Kathmandu, con un emozionante tributo a Rino Gaetano, simbolo di libertà e voce degli ultimi.
La Festa nazionale della Uil si conferma anche quest’anno un appuntamento irrinunciabile: una piazza aperta, un luogo di pensiero, un ponte tra il mondo del lavoro e le istituzioni, tra sindacato e società. Da Reggio Calabria parte un messaggio forte e chiaro: il Mezzogiorno non si arrende, chiede futuro, dignità, e opportunità per tutte e tutti.