Grand Terroir, sistema di comunicazione integrata professionale facente capo al Network LaC, sarà presente a Milano per l’edizione 2025 di Tutto Food. A questo appuntamento la tradizionale kermesse di Fiera Rho giunge dopo la completa metabolizzazione dell’accordo strategico siglato con Fiere di Parma, titolare del brand “Cibus”, sotto il quale fino a qualche tempo fa si dava vita a una manifestazione concorrente sull’agroalimentare.

Ora Milano e Parma, l’una la capitale economica d’Italia, e l’altra del cibo anche a livello europeo, proiettano la manifestazione lombarda in una dimensione internazionale”, così come sottolinea il comunicato stampa ufficiale di presentazione. Dal 5 all’8 maggio, nei diversi padiglioni di un impianto fieristico molto moderno e funzionale, operatori grandi e piccoli del “food” mondiale incontreranno esperti, buyer e manager di tutto il globo. Made in Italy ovviamente al centro. I numeri sembrano dare ragione a questa sfida: 4.700 aziende espositrici, dieci padiglioni attivi per 150mila metri quadri di superficie espositiva, centinaia di giornalisti accreditati.

In questo contesto la Calabria si presenta con a una collettiva organizzata dal Dipartimento Agricoltura della Regione, guidato dall’assessore Gianluca Gallo, e dall’Arsac, con il direttore generale Fulvia Caligiuri. Sono 102 le aziende che hanno aderito alla chiamata, oltre a quelle che tradizionalmente sono presenti nei padiglioni specializzati (salumi, formaggi, conserve, pasta…). Le imprese più grandi, infatti, pur attente allo sforzo unificante impresso dal presidente Occhiuto e dall’assessore Gallo, al fine di offrire un’immagine sempre più forte, armoniosa e articolata della Calabria, da tanti anni a questa parte hanno promosso investimenti volti ad occupare spazi importanti negli “angoli” di Tutto Food dove non temono di sfidare i competitor nazionali e internazionali.

Cibo buono, se non addirittura d’eccellenza, se ne produce in tutto il pianeta. La Calabria, però, come qualche altra regione del Mezzogiorno e in posizione privilegiata, può vantare non solo filiere agroalimentari di straordinaria qualità e attente ai princìpi della sostenibilità, ma può sventolare la bandiera, questa sì unica, distintiva, non delocalizzabile e dal gigantesco potere attrattivo, di radici storico-culturali e identitarie che si contano in millenni. Come già accaduto al Vinitaly, si irrobustisce un percorso che sta arricchendo, grazie a tanti diversi contributi (comunicatori specializzati, archeologi, docenti universitari, tecnici ed esperti di varie branche, imprenditori dei diversi comparti del food e del beverage, chef quotati…), le politiche attuate dal presidente Roberto Occhiuto e dall’assessore Gianluca Gallo. Costante il coinvolgimento di altri assessorati quali quello alle Attività economiche (Varì) o al Turismo (Calabretta), o di soggetti istituzionali quali i Gal e i Consorzi di tutela. In sintonia con tale nuova e lungimirante impostazione, negli spazi della collettiva Calabria ci sarà spazio, tra degustazioni guidate e incontri b2b, anche per riflessioni e ragionamenti sul tema delle radici storico-culturali e identitarie.

Sono previsti anche momenti di approfondimento. Oggi, lunedì 5 maggio, alle ore 15.00, incontro sul tema: “Le radici storico-culturali e identitarie della Dieta Mediterranea in Calabria: dai Sissizi del mitico Re Italo alla legislazione di Zaleuco, alla Scuola di Pitagora, al lusso di Sibari, alle vasche per l’itticoltura di Cassiodoro, alle ricerche di Ancel Keys”. Martedì 6 maggio, alle ore 15.00, secondo momento di confronto sul tema “La riscoperta del Maiale Nero in Calabria: radici storico-culturali e identitarie. Le lungimiranti pagine di Vincenzo Padula, i “neri” dell’Aspromonte e Corrado Alvaro, appunti di viaggiatori stranieri”. Introdurrà i lavori l’assessore Gianluca Gallo e saranno presenti diversi protagonisti della Calabria a Tutto Food.

Non c’è motore più potente, da porre al servizio della crescita delle filiere agroalimentari, di quello disegnato dalla storia. Avremo modo di entrare nello specifico di un argomento rispetto al quale la Calabria può accomodarsi a giusta ragione su un podio di rilevanza mondiale. Si pensi, solo per fare un esempio, al tema dell’alimentazione salutistica, o di quella sportiva, anticipato dalla Scuola Pitagorica e dai valentissimi medici dell’antica Kroton. Oppure alla filosofia ispiratrice della Dieta Mediterranea coniata dai Sissizi del mitico Re Italo. Non è un caso, quindi, che per il Vinitaly e quindi per il mondo del vino, Occhiuto e Gallo, in collaborazione con le istituzioni competenti, abbiano pensato di valorizzare al massimo il sito archeologico dell’antica Sibari, città dello sfarzo, del lusso e dell’opulenza per antonomasia, tanto da far nascere l’aggettivo “sibarita”.

A Tutto Food Milano le sensibilità di Grand Terroir si confronteranno con tanti imprenditori e leader del food di una Calabria che, su questo fronte, sta compiendo passi fondamentali in avanti conquistando anche significativi spazi nell’export. Non si dimentichi, infine, che il cibo e i vini di Calabria, intesi nel modo appena descritto, si consolidano anche come attrattori turistici di primissimo livello.

In ogni continente sono interessati a scoprire i segreti e le culture della Dieta Mediterranea, facendo viaggiare la mente tra paesaggi, clima, storia, folklore, tradizioni, saperi, cultivar autoctone di una terra antichissima. Ne possono beneficiare in modo consistente, con reciproco apporto, anche i siti archeologici, i borghi dell’entroterra, le aree montane e tutti i siti di beni culturali.