Tutto pronto

Il gruppo Caffo si presenta al Vinitaly con un nuovo stand: due piani, più spazioso e con un’impronta chiara

Presenza consolidata nel Padiglione 3, ma un convinto sì anche alla Regione Calabria per una partecipazione alla collettiva. Ecco come sarà organizzato il gruppo

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di Massimo Tigani Sava
9 aprile 2024
13:51
Lo stand Caffo al Vinitaly 2024
Lo stand Caffo al Vinitaly 2024

Un nuovo importante ed elegante stand per il Gruppo Caffo 1915 al Vinitaly di quest’anno (14-17 aprile): due piani, più spazioso, più funzionale, più luminoso e con l’impronta chiara, forte, evidente del prodotto di punta, il Vecchio Amaro del Capo, richiamato con insegne, parole e immagini. Lo si potrà ammirare nel Padiglione 3 della fortunata kermesse veronese, posizione B5. Grazie al potente traino del gruppo Caffo la Calabria vanta un record nazionale molto significativo: la leadership nelle quote di vendita di amari che ha abbondantemente superato il 40%. E proprio per questa ragione, ma anche per fare squadra, la Caffo non è rimasta sorda all’invito pervenuto dalla Regione Calabria di partecipare all’area espositiva collettiva che verrà allestita nel Padiglione 12, mettendo in luce, ovviamente, le eccellenze legate in maniera più specifica al territorio.

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Accanto al Vecchio Amaro del Capo, citato in tutte le sue declinazioni (la Red hot edition e la Riserva del centenario), al Vinitaly verranno esposti tutti gli altri cavalli di razza della scuderia: l’Elisir Borsci S. Marzano, il Petrus Boonekamp, l’Amaro S. Maria del Monte. Ma Caffo non è solo amari, è anche liquori per aperitivi, come nel caso del Ferro china Bisleri e del Blood bitter Petrus, per poi passare ai distillati, alle acquaviti da vino o da vinacce, ai liquori aperitivi: Emporia Gin, Brandy stravecchio, Heritage 1970 e 1980, Miss Dominique, Vecchia grappa, Grappa morbida, Grappa unica, Sgnape dal Fogolâr, Grappa friûlia, Mitica grappa friulana, Furlanina grappa friulana, Grappa di rossese, Grappa di vermentino, Grappa di pigato, Sir Miller dry gin, El Niño 7 anni o silver, Taijà Vodka dry, Mezzodì l’aperitivo italiano, Red bitter, Triple sec, Solara. Tante e variegate proposte frutto di un lavoro costante di espansione, di crescita, di ricerca, di studio dei gusti dei consumatori.


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C’è un aspetto peculiare e distintivo, però, per questo gruppo imprenditoriale, come spesso sottolinea lo stesso suo leader, Nuccio Caffo: l’attaccamento alle radici e al territorio che si esprime nella valorizzazione massima delle tradizioni culturali, delle materie prime, delle essenze e dei profumi locali che inizia con il lavoro nei campi per costruire filiere cortissime e autentiche. Nell’ambito della linea battezzata Liquori mediterranei, accanto alla Sambuca, all’Anice, al Maraschino, al Mirto, all’Elixir di caffè, all’Amaretto, spiccano tutta una serie di proposte che richiamano la Calabria: Il Limoncino dell’Isola, il Clementino della Piana, il Limunì, il Bergamia, il Finocchietto, l’Anisette, il Nocino del Monte Poro, l’Indianello, il Cedro della riviera, per finire al conosciutissimo e gustosissimo Liquorice a base di vera liquirizia di Calabria. Il Mediterraneo, il Sud Italia, la Sicilia (forte anche il legame con questa regione di provenienza della famiglia), la Calabria… una filosofia della filiera corta e dell’amore per il territorio che si è espressa finanche nella Grappa di Greco, a base di vinacce di un mitico vitigno autoctono. Ed alcune bottiglie, comprese nella linea dei Liquori dolci & creme, omaggiano addirittura la storia del Mezzogiorno: il Fernet delle Due Sicilie e il Rosoloio delle Due Sicilie. Completano una proposta vastissima le bibite e le birre artigianali, sempre con un occhio alle materie prime locali. Il marchio Mount Lion, dedicato alle birre, riprende la plurisecolare denominazione dell’antichissima Ipponio, Monteleone, oggi Vibo Valentia, lasciando spazio anche alla Birra del monaco calabrese.

Le bibite, contrassegnate tutte da etichette molto eleganti, si muovono dal Chinotto al Bergasoda a base di bergamotto di Calabria, dall’Acqua tonica zenzero alla Indian e alla Mediterranean e, per ritornare all’agrume straordinario del Reggino, alla tonica aromatizzata al bergamotto. Ma lo spirito d’innovazione, di ricerca, di allargamento continuo degli orizzonti che connota il Gruppo Caffo 1915 non si è fermato e continua a sfornare idee: si pensi al CafCaffè, liquore dolce, alle praline Bon Borsci e Bonbon al Vecchio Amaro del Capo, alle tisane (antiossidanti, depurative, digestive, lassative…) che attestano un lavoro costante di studio sulle erbe aromatiche e officinali, per finire ai semilavorati per pasticceria (Crema al S. Marzano Borsci, Crema al Vecchio Amaro del Capo, Crema al Clementino della Piana, Crema al CafCaffè).

Una menzione speciale, infine, merita la linea della Liquirizia, perché parliamo di vera liquirizia di Calabria certificata. Sul sito ufficiale della Caffo si legge, in maniera netta e trasparente: «La liquirizia Caffo si distingue oltre che per le qualità intrinseche superiori della dolce radice calabrese, per il metodo di lavorazione naturale volto a preservare le caratteristiche organolettiche del succo. Tutti i procedimenti approvati da Caffo rispettano il disciplinare di produzione della liquirizia di Calabria D.O.P. e consentono l’ottenimento di un prodotto naturale di altissima qualità, che non contiene zuccheri aggiunti, coloranti o additivi». L’originale e autentica Liquirizia di Calabria è protetta da un marchio Dop (Denominazione di origine protetta) riconosciuto dalla Ue, altrimenti stiamo parlando di altro, talora di liquirizia importata dalla Cina o dalla Turchia, per cui i consumatori sono invitati a leggere sempre bene le etichette per capire che cosa stanno acquistando.

Il Gruppo Caffo 1915 è un fiore all’occhiello dell’industria meridionale e calabrese: tanti successi costruiti in anni di duro lavoro e di sacrifici lo hanno proiettato prima in una dimensione nazionale e poi internazionale. La capacità di comunicare è stata una delle strategie vincenti adottate dai Caffo, associata all’attenzione maniacale per il prodotto e per l’organizzazione. LaC Network ve ne parlerà dal Vinitaly!

 

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