«Il recente pacchetto di emendamenti alla legge di Bilancio, presentato dal governo nazionale, torna a colpire i più poveri e i disoccupati, tagliando risorse cruciali per l'Assegno di inclusione (Adi) e stringendo sulle prestazioni di disoccupazione come la Naspi e gli ammortizzatori sociali». È quanto affermano in una nota congiunta Pasquale Tridico, parlamentare europeo, e il consigliere regionale calabrese Vincenzo Bruno.

«L'emendamento che dimezza la prima mensilità dell'Adi in caso di rinnovo rappresenta un vero e proprio attacco al reddito minimo di sostegno per centinaia di migliaia di famiglie in difficoltà economica, una scelta vergognosa, l'ennesimo attacco ai poveri. Queste misure sono ancor più inaccettabili e ingiustificabili se contestualizzate alla situazione sociale ed economica del Mezzogiorno e, in particolare, della Calabria», prosegue la nota.

«I recenti rapporti di Svimez ed Eurostat, e le analisi sulle condizioni di reddito mostrano in tutta evidenza che la Calabria è tra le regioni italiane ed europee con la quota più alta di persone a rischio di povertà, o esclusione sociale, con valori che si avvicinano o superano il 37-48% della popolazione residente, ben al di sopra della media nazionale e persino delle altre regioni meridionali», sottolineano Tridico e Bruno.

«Mentre il governo di centrodestra taglia i diritti di chi ha meno, quali soluzioni concrete propone per il Sud e per la Calabria? Governatore Occhiuto, è questo il futuro che vuole per i calabresi? Preferisce preoccuparsi dei reel sui social e delle immagini pubblicitarie o affrontare le reali esigenze di cittadini che non arrivano a fine mese?», concludono Tridico e Bruno.