«Come da tradizione in occasione delle feste natalizie, l'ormai ex gruppo Abramo è solito fare un regalo quanto mai sgradito per i suoi dipendenti: successe poco più di 10 anni fa per il Printing, poi nel dicembre 2023 toccò al Customer Care e adesso si replica. Questa volta però c'è il serio rischio che sia l'ultimo "pacco" dono di questa proprietà poiché il management dell'Abramo P&L ha aperto le procedure di licenziamento per tutto il personale causa cessazione dell'attività». Sono queste le dure parole del segretario regionale della Slc Cgil Calabria, Saverio Ranieri nell’annunciare il licenziamento dei lavoratori dell’Abramo Printing & Logistic.

«Negli ultimi dieci anni – continua Ranieri - i lavoratori del Printing hanno dimostrato grande senso di responsabilità e, pur di salvaguardare il proprio posto di lavoro, hanno sostenuto con grande dignità i pesanti sacrifici economici derivanti da un intensivo utilizzo degli ammortizzatori sociali. Come sindacato abbiamo provato in ogni modo a contrastare il lento declino di quella che era la più grande industria della provincia di Catanzaro. Tante sono state le occasioni in cui abbiamo sollecitato la proprietà a investire su attrezzature più efficienti e a diversificare l'attività produttiva per adeguarsi alle nuove richieste del mercato che andava in una direzione ben precisa e diametralmente opposta a quella che si è invece scelto di proseguire: mentre le grandi aziende del settore spostavano le proprie attività verso la digitalizzazione e la logistica, la proprietà dell'Abramo P&L ha ben pensato di investire diversi milioni di euro sulla stampa tradizionale. Il risultato di questa scelta scellerata adesso è sotto gli occhi di tutti e ci duole dire...che avevamo ragione».

«Il paradosso è che adesso, a far le spese di questa evidente incapacità imprenditoriale, sono quegli stessi lavoratori che, con la loro professionalità, hanno reso grande questa azienda contribuendo in maniera significativa alle fortune di chi la detiene. Parliamo di persone ormai non più giovanissime e che dovranno affrontare l'oggettiva difficoltà a trovare una nuova collocazione lavorativa soprattutto in un territorio già segnato da un alto tasso di disoccupazione e lavoro precario come la Calabria. Nei prossimi giorni, - conclude Ranieri - insieme ai lavoratori, ci mobiliteremo in un percorso di lotta per sensibilizzare l'opinione pubblica e la politica locale e regionale alla quale rivolgiamo un appello affinché si provi a mettere un argine ad una situazione che rischia di mettere in gravissima difficoltà 40 famiglie catanzaresi».