La Camera dei Deputati ha definitivamente approvato la Legge di Bilancio 2026, il provvedimento cardine della finanza pubblica italiana che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026 dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Con un impatto complessivo stimato su circa 22 miliardi di euro di misure, la manovra prova a dare risposte concrete in un quadro economico ancora incerto e con l’obiettivo dichiarato di coniugare sostenibilità dei conti pubblici e sostegno sociale ed economico.

Taglio dell’Irpef per famiglie e lavoratori

La misura più evidente e immediatamente percepibile dai contribuenti riguarda la riduzione dell’aliquota Irpef nella seconda fascia di reddito: L’aliquota passa dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro lordi annui; Il taglio interessa circa 13,6 milioni di contribuenti e assorbe circa 3 miliardi di euro l’anno. Il beneficio massimo stimato per un reddito di 50.000 euro è di circa 440 euro in meno di imposte all’anno; per chi guadagna tra 30 e 35 mila euro la riduzione varia da 40 a 140 euro circa. Questa misura mira a rafforzare il potere d’acquisto del cosiddetto ceto medio e si inserisce nel quadro delle agevolazioni fiscali progressive già avviate con le manovre degli ultimi anni.

Rottamazione dei debiti fiscali: arriva la “Quinquies”

La manovra introduce una nuova definizione agevolata dei debiti affidati all’Agente della Riscossione (cosiddetta Rottamazione Quinquies), con queste caratteristiche principali: Potranno essere estinti debiti fino al 31 dicembre 2023. Pagamento possibile in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2026 oppure in fino a 54 rate bimestrali (cioè in 9 anni). Sui pagamenti rateali viene applicato un tasso di interesse annuo del 3%. Si tratta di una delle misure di pacificazione fiscale più attese da famiglie e piccole imprese, con l’obiettivo di accelerare la riscossione e ridurre il contenzioso con l’amministrazione finanziaria.

Famiglie, natalità e welfare

La legge di bilancio destina risorse specifiche alle famiglie e alla crescita demografica, con diversi interventi mirati: Pacchetto famiglia da oltre 1,5 miliardi di euro, comprensivo di assegni, bonus per figli e congedi parentali. In particolare, misure come l’aumento del bonus per le mamme e strumenti di sostegno al reddito familiare sono pensate per alleggerire i costi delle spese quotidiane e favorire la natalità.

Sanità: più soldi per personale e servizi

Tra le novità confermate, il testo della manovra prevede risorse aggiuntive per il Servizio Sanitario Nazionale: Incremento dell’indennità di specificità per il personale sanitario: 412 milioni di euro dal 2026 per medici e veterinari; 480 milioni di euro annui per infermieri. L’obiettivo è rafforzare la medicina territoriale e ridurre le liste d’attesa, due nodi strutturali della sanità pubblica italiana.

Imprese, investimenti e agevolazioni

La manovra mantiene e aggiorna una serie di strumenti per sostenere gli investimenti delle imprese italiane, con benefici anche per micro, piccole e medie imprese: Iperammortamento prorogato fino al 30 settembre 2028, con maggiorazioni fiscali fino al 180% per investimenti in beni strumentali. Crediti d’imposta per Zone Economiche Speciali (ZES) e Zone Logistiche Semplificate (ZLS), per favorire sviluppo territoriale e competitività produttiva.

Altri aspetti fiscali rilevanti

La legge introduce anche modifiche strutturali ad altri ambiti fiscali: Conferma di incentivi come la cedolare secca per locazioni brevi, con regole differenziate in base al numero di immobili detenuti. Nuove soglie e limiti nei criteri ISEE che influenzano accesso a bonus sociali e servizi.

In sintesi

La Legge di Bilancio 2026 punta soprattutto su: Riduzione del carico fiscale per i redditi medi e famiglie; Nuova rottamazione dei debiti fiscali per contribuire alla pacificazione con il Fisco; Sostegno al welfare sanitario e familiare; Incentivi agli investimenti e alle imprese. Una manovra definita dal Governo come “di responsabilità e di crescita”, che però sarà valutata nei suoi effetti reali man mano che le misure entreranno in vigore e si tradurranno in impatti sui bilanci delle persone e delle imprese italiane.