Da gennaio a settembre la regione registra un aumento a doppia cifra dei pernottamenti. Il contributo decisivo arriva dai flussi esteri, che generano centinaia di milioni di euro e sostengono occupazione e investimenti
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Prezzi bassi e boom di stranieri. Il turismo si conferma una delle maggiori leve economiche calabresi. Numeri e fatturato dicono che la nostra regione avanza con un aumento record delle presenze (cioè il numero totale di pernottamenti) da gennaio a settembre: sono state il 10,56% in più rispetto allo scorso anno, con oltre 1 milione 436mila visitatori censiti dal ministero del Turismo. Le località balneari guidano la mappa delle preferenze con il versante tirrenico favorito rispetto alle coste dello Ionio. Gli arrivi danno nuovo impulso ai centri storici e alla montagna tra storia, cultura, percorsi enogastronomici e itinerari nella natura. C’è una forte ripresa rispetto ai numeri pre-covid e la voglia di scoprire le bellezze del Sud - dove i viaggiatori sono cresciuti del 4,7% ed il dato spinge l’intero settore nazionale - porta visitatori anche in Calabria. A trainare il turismo è l’aumento degli arrivi dall’estero che secondo Bankitalia da gennaio a settembre sono stati 393mila con 3 milioni e 548mila pernottamenti, 1,2 milioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Queste presenze valgono 444 milioni di euro, il 23,4% in più rispetto al 2024.
Nel solo periodo estivo, sempre secondo Bankitalia, le presenze straniere in Calabria hanno fruttato 301 milioni. I flussi più consistenti arrivano da Germania, Austria, Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Russia, Stati Uniti, Canada e Giappone. Affitti brevi al Centro e al Nord, mentre al Sud i turisti stranieri preferiscono l’accoglienza in alberghi e villaggi turistici, b&b ed agriturismi. In Calabria si continua ad investire e a crescere. Le aziende sono oltre 10mila con più di 120mila occupati. I posti di lavoro stagionali sono una risorsa soprattutto per i giovani.
I numeri sono importanti ma la Calabria occupa ancora una posizione di ripiego: è quartultima e in termini di fatturato precede l’Abruzzo (172 mln), la Basilicata (50 mln) e il Molise (32 mln). E sul fronte dei numeri si registra un altro dato interessante, quello relativo al costo della vacanza. La nostra regione registra i prezzi medi più bassi sulla percentuale di offerte prenotate sulle piattaforme online delle agenzie di viaggio: 82,84 euro al giorno. In Campania un pernottamento costa 107 euro, in Basilicata 110 euro, in Toscana 140 euro. Il prezzo più alto si registra in provincia di Bolzano: 233 euro a notte.
Sempre sul fronte delle prenotazioni online i dati raccolti dal ministero del Turismo dicono che la Calabria, con il 44%, ha una delle percentuali più basse di saturazione delle prenotazioni online, cioè degli acquisti in anticipo delle offerte messe a disposizione dalle strutture ricettive.


