Su 82 progetti per la gestione finanziati in regione, il 60% non è ancora partito. Nessuna opera conclusa e appena il 4% dei fondi utilizzato: rischio concreto di perdere le risorse europee
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Mancano impianti di trattamento e di riciclaggio dei rifiuti solidi urbani: quelli esistenti sono datati ed inadeguati. Il Pnrr ha previsto finanziamenti per ammodernare le reti locali di raccolta. Molti comuni hanno partecipato ai bandi e in Calabria sono stati approvati 82 progetti per un valore complessivo di 75,3 milioni di euro. Gli iter sono stati avviati nel 2023 e nel 2024 ma l’ultima rilevazione di OpenPnrr sullo stato di avanzamento dei lavori, a giugno, attesta che fino ad oggi sono stati spesi in tutto solo 3 milioni e 632mila euro, il 4% appena della somma complessiva. Quarantanove progetti non sono ancora ancora partiti. E di quelli avviati nessuno è stato portato a conclusione. L’Italia è in grande ritardo. In questo ambito sono previsti 1,5 miliardi di finanziamenti europei e la spesa è arrivata al 14,9%. Il Sud e la Calabria si ritrovano in posizioni ancor più arretrate. Nella nostra regione c’è chi ha speso poco più di 300mila euro, senza pero riuscire a vedere l’opera conclusa, e chi ne ha spesi appena 800.
Sono completamente fermi i due progetti più costosi, gli impianti di trattamento di Rosarno e Cotronei, finanziati con 10 milioni di euro ciascuno. Pagato il 90% dei lavori del sistema di multiraccolta smart per olio vegetale esausto di Martirano (importo complessivo126mila euro); l’89,5% dei lavori per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani del comune di Mangone (importo complessivo 153mila euro); il 70,65% per la realizzazione delle isole ecologiche di San Giorgio Morgeto (importo complessivo 338mila euro). A Marcellinara è stato speso il 58,7% per un sistema smart di raccolta dell’olio vegetale esausto; a Lattarico il 63,95% per la rifunzionalizzazione dell’isola ecologica e la raccolta differenziata dei rifiuti; a Strongoli è stato speso il 30,7% per la realizzazione di 5 moduli per ecoisole meccanizzate. Il comune che al momento ha speso la quota maggiore della somma finanziata è San Marco Argentano: 336mila euro, su un finanziamento di 1 milione, il 32,9%, per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Negli altri 27 comuni in cui i lavori risultano avviati la quota di spesa impegnata varia tra lo 0,25% ed il 20%.
L’inadeguatezza degli impianti di raccolta e smaltimento si ripercuote sugli standard qualitativi dei servizi offerti. Il Nord, che è già autosufficiente, si sta ulteriormente attrezzando. Mentre al Sud, in forte ritardo, le discariche sono al collasso e ogni anno viaggiano su strada 3,8 milioni di tonnellate di rifiuti con costi esorbitanti per comuni e regioni. I fondi del Pnrr sono una opportunità forse irripetibile. In Calabria per molti comuni sarà impossibile rispettare la scadenza del 2026. Il rischio è che le somme finanziate ma non utilizzate si perdano o vengano destinate ad altri progetti.



