La strategia delle monarchie del Golfo punta su turismo e immobiliare. Previste 70mila nuove opportunità di lavoro nei prossimi anni. Già avviati interventi su musei, porti, aeroporti, strade e modernizzazione delle principali capitali del continente
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Investimenti per sei miliardi di dollari e 70mila nuovi posti di lavoro nel settore turistico ed in quello immobiliare. Gli Emirati Arabi rafforzano la loro presenza in Africa. L’annuncio è arrivato al Future Hospitality Summit di Dubai dello scorso ottobre: le monarchie del Golfo puntano su alberghi, resort, viaggi e crociere di lusso con accordi stretti in Egitto, Sudafrica, Kenia, Tanzania, Marocco, Madagascar, Seychelles e Mauritius. I progetti riguardano tutto il sistema dell’ospitalità, dai trasporti all’intrattenimento.
Gli Emirati Arabi puntano anche al mercato immobiliare. I Paesi africani rappresentano una realtà in forte espansione urbanistica che necessita di infrastrutture e reti di servizi. «L’Africa ospita un patrimonio turistico ricco e diversificato. Queste caratteristiche uniche - ha dichiarato Abdulla bin Touq Al Marri, ministro dell’Economia e del Turismo degli Emirati Arabi Uniti - offrono grandi opportunità per la comunità imprenditoriale degli Emirati Arabi Uniti e rappresentano una porta d’accesso fondamentale per gli investimenti e l’espansione in diverse attività turistiche.
Gli Emirati Arabi Uniti e l’Africa si trovano in un momento cruciale nello sviluppo di un settore turistico resiliente e sostenibile - ha detto ancora il ministro - e questo traguardo è segnato dal lancio di una nuova mappatura degli investimenti che comprende diversi progetti turistici nei settori dell’aviazione, della logistica, delle infrastrutture e del digitale, con un valore totale stimato di circa 6 miliardi di dollari e il potenziale per generare 70.000 opportunità di lavoro in tutta l’Africa».
Nel progetto complessivo, finanziato dal Dubai investment fund, sono coinvolte le due compagnie di bandiera Etihad Airways ed Emirates e la compagnia crocieristica statunitense Crystal Cruises. Già da alcuni anni società immobiliari di Dubai e Abu Dhabi sono presenti nelle principali città africane dove hanno contribuito al processo di ammodernamento urbanistico di centri storici, artistici e culturali e realizzato ospedali e centri socio-assistenziali. Con il sostegno di aziende europee, cinesi e americane gli Emirati Arabi hanno investito anche in strade e ferrovie e nell’innovazione dei sistemi aeroportuali della capitale egiziana e di quella marocchina come pure degli scali commerciali portuali della Somalia, del Mozambico e del Senegal. Le monarchie del Golfo hanno sostenuto economicamente il più grande progetto realizzato al Cairo negli ultimi decenni e costato oltre 1 miliardo di dollari: il Grande Museo Egizio.




