Resta la preoccupazione per i 70 Comuni che non hanno aderito alla piattaforma regionale. Lavia e Tripoli: «Non lasceremo soli questi lavoratori, continueremo a seguirli fino alla stabilizzazione»
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«Esprimiamo soddisfazione per i primi esiti delle procedure avviate per l'assunzione a tempo indeterminato dei Tirocinanti di inclusione sociale (Tis)»: è quanto dichiarano, al termine dell’incontro tenutosi oggi in Regione Calabria, Giuseppe Lavia, segretario generale della Cisl Calabria, e Gianni Tripoli, segretario generale della FeLSA Cisl Calabria.
Secondo quanto comunicato dalla Regione, entro il termine fissato i Comuni hanno manifestato la volontà di procedere alla stabilizzazione di 1575 tirocinanti, a cui si aggiungono altri 190 da parte di altri Enti, per un totale complessivo di 1765 lavoratori.
«Come Cisl crediamo che sia un passo importante verso il superamento di quel precariato che nega diritti e tutele – affermano Lavia e Tripoli –. Ringraziamo tutti coloro che si sono spesi per questo risultato. Un ringraziamento va alla Regione Calabria e in particolare all’Assessorato al Lavoro e ai tanti Comuni e Enti che con grande senso di responsabilità hanno scelto di procedere con le assunzioni dei Tis».
Resta però una criticità: circa settanta Comuni non hanno aderito alla piattaforma regionale, scegliendo di non avviare alcun percorso di stabilizzazione. Nei Comuni che hanno invece aderito solo per una parte della platea, i Tis continueranno i tirocini fino alla scadenza. I tirocinanti in servizio presso Comuni ed Enti che non hanno aderito saranno avviati tramite i Centri per l’Impiego a percorsi di formazione online, terminando la loro esperienza presso gli enti utilizzatori. A questi lavoratori sarà comunque garantita l’attuale indennità economica.
«Non lasceremo soli questi lavoratori – sottolineano Lavia e Tripoli –. Come abbiamo fatto sin dalla prima ora, continueremo a seguire ognuno di loro, per costruire percorsi concreti di tutela e dignità, fino alla completa stabilizzazione. Continueremo a lavorare perché il Governo incrementi il finanziamento storicizzato nelle prossime Leggi di Stabilità, con risorse aggiuntive ai 5 milioni già stanziati. Continueremo ad accompagnare i lavoratori in questo percorso verso la dignità, monitorando con grande attenzione tutti gli ulteriori passaggi procedurali, senza lasciare indietro nessuno».