È di almeno 26 morti il bilancio del naufragio a largo di Lampedusa che ha coinvolto due barconi. Le operazioni di recupero sono però ancora in corso. I cadaveri, già imbarcati su alcune motovedette, dovrebbero giungere in porto fra un paio d'ore. Fra i primi 8 cadaveri giunti a Lampedusa, e già portati alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, ci sono una neonata, 2 uomini adulti, 2 donne e 3 adolescenti (due maschi e una femmina). I profughi, partiti dalla Libia, sarebbero di nazionalità Pakistana, Sudanese e Somala. Stando ai racconti dei superstiti, i dispersi dovrebbero essere complessivamente fra 30 e 40. Circa 60 i sopravvissuti ospitati nell'hotspot. «Fino a oggi sono stati 675» tra morti e dispersi «dall'inizio dell'anno nel Mediterraneo centrale» ha ricordato il portavoce. 

Le due imbarcazioni cariche di migranti, secondo quanto hanno raccontato i superstiti, sarebbero partite ieri sera da Tripoli, in Libia. Una delle due, nel viaggio verso la Sicilia, avrebbe iniziato ad imbarcare acqua e successivamente si sarebbe ribaltata. Alcuni dei migranti sarebbero riusciti a spostarsi sull'altra imbarcazione ma molti sarebbero caduti in acqua. Anche la seconda imbarcazione, però, essendo stracarica si sarebbe ribaltata. Verso mezzogiorno oggi il barcone semi affondato è stato avvistato da un elicottero della Guardia di Finanza a circa 14 miglia a Sud di Lampedusa: subito è scattato l'allarme e da Lampedusa sono partite le motovedette della Guardia Costiera, della Finanza e di Frontex. Sui due barconi, sempre secondo i racconti dei sopravvissuti, ci sarebbero stati tra i 90 e i cento migranti.

I 61 naufraghi superstiti sbarcati a Lampedusa, e già trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola, stanno iniziando a riferire quanto è accaduto. I dispersi - le ricerche sono in corso - potrebbero essere tra 20 e 40. Medici, psicologi e operatori di Euaa (Agenzia dell'Unione europea per l'asilo), con l'aiuto dei mediatori culturali, stanno sottoponendo a controlli i superstiti. Non sembrano esserci emergenze sanitarie e non ci sono minori non accompagnati tra le persone sopravvissute.
 

«Nella tarda mattinata di oggi - dichiara la vicedirettrice dell'hotspot di Lampedusa Cristina Palma - abbiamo accolto le 56 persone partite dalla Libia superstiti e altre 4 sono state ricoverate in osservazione. Sono provate dal viaggio e da quanto accaduto, ma in condizioni di salute discrete. La nostra equipe li ha presi in carico e si sta occupando di loro e dei loro bisogni».