La Camera ha approvato la fiducia alla manovra economica per il 2026, confermando così la linea del governo e garantendo il prosieguo del percorso parlamentare verso la conversione in legge. La votazione si è conclusa con 219 voti favorevoli e 125 contrari

La decisione di porre la questione di fiducia è stata presa dall’esecutivo in Aula a Montecitorio perché i tempi per l’approvazione della legge di Bilancio sono estremamente ristretti: senza il voto di fiducia e senza l’ok definitivo entro il 31 dicembre, lo Stato rischierebbe l’esercizio provvisorio di bilancio. Per questo motivo il governo ha “blindato” il testo già licenziato dal Senato, impedendo modifiche in Aula. Il voto finale sulla legge di Bilancio si terrà domani.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha posto la fiducia sull’articolo 1 della legge di Bilancio, aprendo così alla chiamata nominale dei deputati e alla successiva dichiarazione di voto. La maggioranza ha mantenuto compattezza, consentendo il via libera senza sorprese.

Dal punto di vista politico, il voto sulla fiducia è stato aspramente contestato dalle opposizioni, che hanno criticato la scarsa possibilità di discussione e di modifica del testo in commissione e in Aula. Secondo alcune forze parlamentari, questa modalità di approvazione limita il ruolo deliberante del Parlamento sul provvedimento più importante dell’anno. 

Con il sì alla fiducia, la manovra resta così ferma nella versione approvata dal Senato, comprendendo le principali misure economiche decise dall’esecutivo per il 2026. Il provvedimento ora andrà avanti verso l’approvazione definitiva, con i successivi passaggi parlamentari entro la scadenza di fine anno.