Il senatore di destra e candidato alle presidenziali 2026 è in condizioni critiche dopo l’attacco armato durante un comizio: arrestato un sospetto, dura condanna del governo
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Il senatore di destra e candidato alle presidenziali colombiane del prossimo anno Miguel Uribe è rimasto ferito dopo essere stato attinto da colpi d'arma da fuoco a Bogotà.
Lo riportano numerosi media locali, mentre il governo parla di un "attacco". Uribe, 39 anni, è ora in condizioni critiche mentre una persona è stata tratta in arresto. "La violenza non può mai essere la strada...spero vivamente che (Uribe) stia bene e fuori pericolo", ha scritto sui social la ministra degli Esteri colombiana Laura Sarabia.
In un video pubblicato sui social network si vede il candidato che sta tenendo un comizio quando si sentono le esplosioni di numerosi colpi d'arma da fuoco diretti verso il politico. Altre immagini, poi, mostrano l'uomo, ormai privo di sensi e sanguinante, poggiato su un'auto bianca mentre alcuni collaboratori tentano di portarlo verso i soccorsi medici.
Uribe è stato raggiunto da tre colpi d'arma da fuoco, due alla testa e uno al ginocchio. Lo riferiscono i sanitari giunti sul posto.
Il sindaco di Bogotà, Carlos Galan, ha riferito che Uribe è stato "operato d'urgenza" e che l'"attentatore è stato interrogato". Il governo del presidente di sinistra Gustavo Petro ha condannato "categoricamente ed energicamente l'attentato". "Questo è un atto di violenza non solo contro l'integrità fisica del senatore - ha scritto la presidenza in una nota - ma contro la democrazia, la libertà di pensiero e l'esercizio legittimo della politica in Colombia".
Rubio, agguato Colombia colpa della 'sinistra violenta'
"Questa è una minaccia alla democrazia e il risultato della violenta retorica della sinistra proveniente dai più alti livelli del governo colombiano". Con queste parole il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, ha condannato il tentato omicidio del senatore conservatore Miguel Uribe, candidato alle presidenziali colombiane del 2026, attinto da alcuni colpi di pistola mentre stava tenendo un comizio a Bogotà. Rivolgendosi al presidente Gustavo Petro, Rubio ha chiesto di "attenuare la retorica incendiaria e proteggere i funzionari colombiani".