Emergenza maltempo

Allerta meteo in Emilia Romagna, scuole chiuse e famiglie evacuate. Alto il rischio di esondazioni dei fiumi e frane

Sospese le attività scolastiche in molti comuni. L'ondata forte di maltempo dovrebbe portare 150 millimetri di pioggia in 48 ore. Già dislocate le colonne mobili, regionali e nazionali, della Protezione civile

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di Redazione
16 maggio 2023
10:09

La situazione del maltempo in Emilia-Romagna rimane critica, con la regione ancora in allerta rossa per le piogge che hanno causato il rischio di esondazioni dei fiumi e possibili frane. In risposta a questa emergenza, la Regione ha consigliato ai sindaci di chiudere tutte le scuole nella zona da Bologna a Rimini, vietando anche le gite scolastiche in entrata e in uscita. 

A Bologna attività didattiche sospese «in via precauzionale e in tutte le scuole di ogni ordine e grado: nidi, scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori. In base all’andamento dell’allerta si deciderà domani se proseguire la sospensione dell’attività anche per il giorno di mercoledì 17'», spiega una nota del comune, che sottolinea come «per le giornate di domani (oggi, ndr) e mercoledì si invita la cittadinanza a effettuare solo gli spostamenti necessari, a non sostare nei pressi dei corsi d’acqua e a non sostare sotto agli alberi. Il sindaco ha emanato un’ordinanza che vieta di accedere e stazionare in parchi e aree verdi adiacenti alle aree fluviali e di stazionare sotto gli alberi in tutti i parchi. È prevista inoltre un’azione congiunta tra Polizia Locale e gli operatori di Asp Bologna per una ricognizione di possibili insediamenti con presenze lungo gli argini dei fiumi. Inoltre il Comune, al fine di ridurre gli spostamenti e il traffico, ha scritto alle aziende e agli Enti della città per invitarle ad adottare il più possibile lo strumento dello smart working per domani e mercoledì. Cosa che avverrà anche per quel che riguarda il Comune e la Città metropolitana di Bologna».


Queste misure sono necessarie per gestire l'emergenza in corso, aggravata dalle fragilità accumulate dai territori a causa dell'ondata di maltempo eccezionale di due settimane fa. Si spera che queste azioni possano aiutare a prevenire ulteriori danni e garantire la sicurezza dei residenti della zona.

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Già ieri era arrivato un primo invito a tutta la popolazione ad essere vigile. Perché, in questo momento, «abbiamo molte fragilità sul nostro territorio, con una pioggia che non ci abbandona ormai da dieci giorni e che tornerà a cadere dalla mezzanotte di oggi. Questo non vuole essere un procurato allarme, ma un invito ad essere attenti. Ognuno deve essere responsabile e fare la propria parte». È l'appello lanciato dalla vicepresidente dell'Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Irene Priolo.

Quello dei prossimi due giorni sarà infatti un evento meteo importante, che avrà qualche caratteristica diversa da quello dello scorso 2 e 3 maggio, soprattutto in connessione alla possibilità di avere eventi estemporanei temporaleschi e quindi innalzamenti repentini dei livelli dei fiumi, ma anche venti forti e mareggiate. Il livello del mare infatti è dato in aumento e potrebbero verificarsi onde di mareggiata fino a 2 metri.

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Sorvegliata speciale la Romagna, ma anche il bolognese e il modenese: il maltempo, in ogni modo, riguarderà quasi l'intera regione. È prevista la cumulata fino a 100 millimetri di pioggia sui rilievi romagnoli; interessati anche l'Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 millimetri d'acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì. In 48 ore è previsto l'accumulo medio complessivo di circa 150 millimetri di pioggia.

A Ravenna le scuole resteranno chiuse - stop anche agli impianti sportivi e alle palestre -, così come a Forlì, Cesena, Riccione e nella Città metropolitana di Bologna. La Regione, inoltre, ha invitato a sospendere le gite in entrata e in uscita dal territorio emiliano romagnolo e a lavorare in smart working.

Già dislocate le colonne mobili, regionali e nazionali, della Protezione civile. In particolare nei comuni della montagna dove sono previste maggiori difficoltà e poi in quattro zone della pianura (Marzaglia nel Modenese, Forlì, Calderara di Reno nel Bolognese e Faenza).

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